TU NON SEI LEI
Aveva gli occhi neri di sua madre
Quella bambina di 4 anni
Che il 3 gennaio, come si dice
È volata in Paradiso
La sua mamma disperata
Il male che l’aveva uccisa
Non ha mai voluto saperlo
Il primo ne aveva 9, lei 39
E 9 mesi per farla da capo!
Gli occhi azzurri quelli di suo padre
Non si può dire non fosse bella
Ma il nome di sua sorella
Dovevano evitarlo
Giochi da ragazzini accanto al fiume
Suo fratello che era troppo grande
Lei vuol fare l’Esperia
“Sono uomini, cosa penseranno? Fa’ le magistrali!”
Teste un po’ borghesi, tra rosari e spese
Tu non sei lei…
Un bel giorno sta pulendo la chiesa
Le dicono di scendere
Dall’altare
“ché le femmine stanno più in basso!”
Il paese in gita a Roma
Lei morde un dito a un cardinale
E poi via, scappa
Dal Papa che tutti ricordano, a quattr’occhi:
“Conosco Nossa! Quando torni al paesello tuo,
vai al Santuario della Madonna delle Lacrime
e recita un’Ave Maria per il Papa che ne ha tanto bisogno!”
Sotto il coccodrillo non c’è nemmeno bisogno di dirlo!
Tu non sei lei…
Nella piccola Parigi
Arrivavano da ogni luogo
Forestieri, ma locali
Con le 500 e con i juke-box
Era troppo bello e lui lo sapeva
Il mondo cos’è? Non lo so!
Blu scuro il giorno più bello
Il giorno che ha partorito era tormentato
E la nonna non ha mai detto cos’è stato!
Tu non sei lei…
Storie storte dall’inizio
Che non si può tappare le orecchie
Avanti così per anni
Tutti lavano a casa i propri panni
Vocazione neanche a parlarne
Un po’ di cinema e champagne
Sacrifici un po’ per tutti
126 turchese e là nella chiesa
La sua Ave Maria restata in sagrestia
Tu non sei lei…
Requiem per la bambina morta
Requiem per la storia storta
Io la faccio finire
Do re fa mi re do si
Botte forti sui pensieri
Ché la testa va curata
Mali che non hanno nemmeno un nome
Bisognerebbe non avere il cuore per non morire
Altrimenti il dolore resta lì sul fondo
Tu non sei lei…