MITI

C’è una certa spocchia che cozza con la magnificenza
Che pure pare appartenervi, ma che vi rende altresì umani
E non immuni ai difetti e a tratti di banalità
E se da un lato rimango male ché l’immortale perisce malamente
per un raffreddore, dall’altro si fa più chiara
La mia strada, quella che è stata e quella che sarà
Miti miti incrinati e imbarazzati
Piegati davanti a troppe variabili
Miti miti seduti e intervistati
Lontani dall’aureola divina
Miti miti troppo ciarlieri
Troppo veri, troppo seri
Miti miti, militi miti
Ma poi vi vedo andare sul mare dei mille incastri che
A me sono preclusi: “Vide 'o mare quant'è bello!”
Sono un pischello, un monello, sì, sì: sono così!
Miti miti toccati e tormentati
Votati a costanti e non a variabili (destecàt)
Miti miti di miti permeati
Di nuovo con l’aureola divina
Miti miti sempre alteri
Sempre fieri sempre alfieri

Miti miti missili miti
Òcio òcio òcio!

Voce incompleta, dim ol tép che rìe!

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