Squilla il telefono. Cellulare non in rubrica.
Denti in Croazia? Trading on line? Come investire in sicurezza 2.000.000 di euro? Cambio gestore dell’energia elettrica?
Oppure “Festa 2026 che vuole ingaggiarmi”? Respónt alà…
“Pronto…” (con tono a metà tra “Eccomi! Trallallallà” e “’Sa ghét de spacà ‘l turù?”)
“Bepi TV?”
Pausa di 3 secondi. Motivatissima, direi. “Bepi TV” pòta no, non me l’aspettavo!
“Ööö (significato numero 14 di “Ö” vale a dire “Un attimo che ci penso…”)… Sì.” (pòta, mi pare di c’entrare più che non c’entrare)
“Ho trovato questo numero on-line: vorrei sapere come fare per avere le immagini della partita ‘Mariano Calcio – Solbiatese’”
È la seconda volta che mi chiedono cose simili. Stoppo subito il telespettatore di Bepi TV, specifico chi sono io e cosa faccio, il tizio mi riconosce, fa due balle divertite con me e poi saluta.
“Dev’essere un’emittente veneta…” avevo ipotizzato con lui. Pòta, quando sento parlare di altri Bepi son quasi sempre veneti e il più delle volte o allenano squadre di calcio o si occupano di qualsiasi cosa non sia analcolica.
L’è assé sircà sö Internet. No, non sono veneti. Sono comaschi, di Turate.
Fa un certo effetto vedere una vera scritta “Bepi TV”.
Noi l’avevamo già fatta nel 2005, ma finta!
Qualcuno ricorda forse “Live in Bèrghem”, il primissimo DVD del Bepi, prodotto da quella Multimagine che fu (anche) del mai dimenticato Ezio Foresti?
Tra i contenuti extra c’era pure un lungo, buffo e, mi auguro, divertente preambolo di quello che anni dopo diventerà il Bepi Quiss (quello vero).
Insieme a me (Aristide Scanelli conduttore) c’era la bellissima valletta Samantha (ovvero il Guidone Orobico, tutto bello truccato e vestito da vamp il quale si ripeterà nel 2011 ne “L’amico Timothy”, album “Ca7”, ma stavolta solo audio).
Quali erano i nostri slogan letteralmente spacca-etere?
“Bepi Multicanài… La tele che non ti lascia mai”
“Bepi tivù… La tele che non ti lascia più”










