IL MURO DEL CAVALCAVIA
Sul muro del cavalcavia son passato l’altro giorno
C’era scritto sopra: “Clandestini via, Padania Libera, Bossi olé!”
Ho pensato: “Che bell’esempio! Come fare un regalo mezzo rotto…”
Ho pensato: “Non è il tuo muro. Chi t’ha detto di scriverci qualcosa?”
Sul muro del cavalcavia passo ancora dopo due giorni
Scarabocchi su quello che c’era però adesso “merde” si legge bene
Ho pensato: “Democratici anche questi: o come loro o se no niente!”
Ho pensato: “Non è il tuo muro. Chi t’ha detto di scriverci qualcosa?”
Paese da idee da bomboletta, di filosofi di serie C
Che credono di essere sigarette, ma sono solo mozziconi
Che continuano a pretendere rispetto, però loro niente, non ne hanno per nessuno
L’alternativo è lì da vedere, l’alternativo è un mucchio di letame
Il muro del cavalcavia non resta neanche una settimana così
C’è scritto: “No alla polizia, Ultras Liberi, bum alé!”
Ho pensato: “Tante teste, tante idee, ma ci smeniamo sempre noi!”
Ho pensato: “Non è il tuo muro. Chi t’ha detto di scriverci qualcosa?”
Paese da idee da bomboletta…
E il muro che hanno pulito ieri tranquillo: non arriva a dopodomani
Sicuro che passerà un pirla con la sua latta di libertà
Scriverà “cucciolina mia” se no “fasci appesi” se no qualcosa d’altro
E’ lo stesso, non mi interessa: era meglio tutto grigio con su scritto niente