I COPERTINI DI LEFFE
Cavalli, cavalletti, trombette per attirare il pubblico
“Pelose” (le prime coperte grezze leffesi) sul carretto
Partiti col mito del Pistrì (il primo copertino)
Da Leffe i copertini
Giovan Maria “Cipolla” è il primo che ha imparato
Da un soldato tedesco
A tirare fuori dalle corde e dagli stracci il cascame
Alla luce della lampada a olio della fame
I falegnami del posto iniziano a costruire telai
Vanno bene le pecore, vanno bene i bachi da seta
Gelmi vince il premio per la sua trottola Jacquard
E tanti partono
Cavalli, cavalletti…
Nel 1906 il Martinelli fa sul serio
Ci vede il signor “Cirù”
Capponi, Pezzoli, Servalli sulla Romna e sul Serio
Superano le due guerre
Radici va a Milano e di magazzeni ne apre due
Intanto Barzizza fa “du du du”
(canto quel motivetto che mi piace tanto)
E Gianni, il suo primo figlio,
Lo sappiamo tutti dove è arrivato
Resto senza fiato
Cavalli, cavalletti…
Che invidia per quelli che ci credono
Per quelli che ci vedono
Per quelli che creano qualcosa che rende
Vallate intere, più forti delle liti
Cadono e dopo si alzano di nuovo
Sempre così, vada male o bene, avanti e indietro
Signore e signori questa è la coperta ideale,
la famosa Margherita Tüller
la coperta dei mille servizi
adatta per ricoprire il letto
per il cavallo, per il carretto, per il calesse
per stirare la biancheria
e per coprire il…tafanario della signora Maria
Cavalli, cavalletti…
Il suo valore è di cento lire,
non mi date novanta, ottanta, settanta, sessanta
bensì…cinquanta!
Signore e signori, voi portate a casa la merce
Se vi piace, domani porterete i soldi
E se non vi piace
Potrete cambiare l’articolo oppure renderlo
Qui non ci sono né imbrogli né inganni
Non abbiate paura di noi:
siamo dei buoni cristiani
e sappiamo fare correttamente il segno della Croce:
nel nome del rubare,
per sempre seguitare,
prego Dio che mi faccia morire
Pà e parappappà
Accidenti ai debiti e a chi li ha
E’ meglio in galera coi soldi che föra senza
Con tre mesi di prigione
Son pari col mio padrone