BAITE DI PARÉ
Baite di Paré, a segnare il sentiero
un cagnetto che scodinzola
quanti fiori, da mezza costa a Grom
vicino alla sorgente del Cop
e da lì il sentiero è tutta paglia gialla
dove si divide per la Roncada, guarda su
Appena sopra i massi del precipizio si può tagliare
per andare al Monte Valsacco
il Sentiero delle Vipere
la cresta sulla cima, la neve ghiacciata sul lato a nord
guarda verso Valzurio
Verso la croce l'occhio si spinge fino giù al Costone
o fin là a Marone
le baite del Möschel,
l'ultimo verde attaccato sotto al muro della Presolana
e lontano il bianco dell'Adamello...
Il vento batte la chiesa, la strada senz'alberi di Blum
scorre giù in fondo l'Ogna,
le nuvole salgono come fumo
due campanacci di mucche, rumori che pare arrivino da Rasga
rubato alla pietra il 317 che va fino al Müsgàt
Segni sopra gli abeti tagliano giù per il Sentiero del Bot
profumi di funghi e pini mughi nel bosco
verso il Biellone sassi sotto Mesìl
sentore di qualcosa che arriva da lontano
si fa più forte il suono delle campane
il paese davanti, Campos dietro le mie spalle
stalle e fieno
Ma giù alla fontanina si può prendere la strada per Somàs
E poi verso Aprico
Canéchel pieno di guglie
che fanno la guardia alla Valle di Bì, proprio sopra Fino
Limati dal vento sentieri di sassi che salgono al Bigliardo
fino a Romentàregh
Poi quando piove la salamandra scende per bere e se ne va via piano
e lontano il bianco dell'Adamello...