GLI OPLITI DIGITALI

Avanzano falangi di opliti digitali
Schiere di normali in cerca di identità
Opinionisti sciocchi, vanagloriosi veri
Dispensano pareri a chi ne ha già
Il nulla più assoluto avrebbe più dignità
Il nulla più assoluto avrebbe più qualità

Calciofili sfigati, ministri sgrammaticati
Novelli magistrati svelano verità
Liti tra frustrati, idioti complessati
Brilla come un fuoco fatuo la povertà
Il nulla più assoluto avrebbe più dignità
Il nulla più assoluto avrebbe più qualità

L’Era del cinghiale bianco è un nuovo diluvio
Sull’arca di Noè non è previsto wi-fi
L’Era del cinghiale bianco è un nuovo Vesuvio
Che non uccide,
ma copre di polvere, gran confusione…
E la stupidità non è più un aquilone

Involontari comici e pancette insaccate
Strappano risate alla fiera del trash
Fenomeni seriali, sgualdrine dozzinali
Nutrono maiali assuefatti di flash
Il nulla più assoluto avrebbe più dignità
Il nulla più assoluto avrebbe più qualità

L’Era del cinghiale bianco…
Ma copre di polvere, dai miei pensieri
E la stupidità ritorna all’altro ieri

Spero che ritorni presto…

L’Era del cinghiale bianco…
Ma copre di polvere, dai miei ricordi
è meglio esser sordi
e forse è già tardi per togliere la
(non mi cercare!) Polvere dagli ingranaggi,
dai volti dei saggi
coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà (non mi cercare!)

Voce incompleta, dim ol tép che rìe!

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