Calendàre 2015
 
 
Arda i esibisiù de st'an
31/12/2015 BRUSAPORTO - RISTORANTE LA VACHERIE (Festa Privata)
Più che positivo il Capodanno dai! Il posto era bellissimo, la cucina ottima (nisü ‘l sè lamentàt) e anche dal punto di vista dello show tutto stra-ok. Bravissimo il Còchet a tornare “a regime”, dopo più di tre anni, in pochi attimi: effettivamente certe cose se le suona lui è un’altra storia, com'era anche prevedibile del resto. Bravi anche gli altri Prismas, sempre vogliosi di far bene divertendosi e divertendo. Grassie al Rudy de Malpaga che la cantàt “Introdüssiù al Brasil” e alle fretolfans, diligentissime nell’intonare in coro la parte manentosa di “Spèi fèmne”. Un po’ faticoso, in vero, il trasporto e il montaggio/smontaggio di tutta la strumentazione (che staólta l’ìa tanta féss): anche queste cose vanno tenute presente per tempo perché dopo, quando i è i quàter dèla matìna e to sé chèl attimo stöf, pòta…l’è òffia (e questa la butto lì in vista della Bepimaiàda, tra le altre cose). Grazie a tutto lo staff de La Vacherie di Brusaporto e, naturalmente, a tutte le 70 persone circa (tutte in straghingherissimi) che hanno confermato la fiducia nei nostri confronti anche stavolta e hanno affollato con entusiasmo ed educazione (i camerieri apprezzavano queste caratteristiche, mentre ne parlavano con noi di là, sappiatelo) la sala destinata alla nostra festa.
12/12/2015 ALBEGNO - PIAZZA (Bepi & The Prismas) h. 21.00
Ma só pròpe diertìt a Albègn (scritto con la è e non con la é)! La piazza ha sempre il suo fascino, soprattutto se bella, gremita e valorizzata da una festa di paese. Iniziare con “Al fiòca ‘n piasa” era quasi un obbligo: l’unica cosa che stonava un po’ era il fatto che fosse Santa Lucia e non Natale; per ol rèst l’ìa la cansù perfetta! Concertone. Sarà perché non suoniamo più così spesso, sarà che con i Prismas la botta è decisamente diversa che non col duo/trio…pota…è quasi sempre una bella storia! Max Ciocca sta decisamente entrando in certi meccanismi (al ciciara mia tat, ma de sunà ‘l suna!) e anche ieri ha dimostrato d’essere in forma smagliante. Un po’ strana la disposizione del pubblico, visto che il corridoio centrale era occupato dalla gente seduta sulle panche, ma tutto sommato andava bene anche così. I è mia töcc di ballerini (söi bulugnì dol sagràt pò!). M’è parso che la gente abbia gradito, anche perché la qualità era ottima (impianto Martin della Evoluzione Sonora, governato da avveniristicissimo iPad) e la resa sul palco pure. Ghìe pura de fa ‘mpó tròp casòt per l’ura ca l’ìa (ma finìt alla mezza), ma non è arrivato nessun autoctono in pigiama a minacciarci col machete. Mèi ‘ssé! Gli organizzatori erano davvero soddisfattissimi, ad iniziare da Don Marco che, come l’a pasàt, la ülìt cantà öna cansù con nóter (staólta la catàt fò “L’isola che non c’è” de Bennato: brao Don Marco!). Li ringraziamo di cuore per lo splendido trattamento che ci hanno riservato, ad iniziare dalla cena davvero regale al ristorante “Dalla padella alla brace”. Porco Giuda se ma maiàt tat e bé! Ala fì i vülìa la sfida a calcetto (l’an pasàt ma ést gnà la balina). Ho replicato che, se volevano, la facevamo a morra. Sparìcc töcc! :-) Speriamo di ritrovarci l’anno prossimo. Grazie anche a tutti i numerosi fans: faceva freschino (non era freddissimissimo dai), ma non ce ne si accorgeva quasi.
07/12/2015 CIVIDATE AL PIANO - TEATRO DELL'ORATORIO h. 21.00 (Bepi & The Prismas)
A me è sembrato molto, molto buono il concerto di Cividate. Sono contento per la Paola, la Mari e tutti gli organizzatori che l’è öna cifra de tép che i è dré ch’i sa sbat e che finalmente hanno potuto vedere il risultato del loro lavoro! Nel parlare con loro e con Sandro mi sembravano anche tutti contenti dei risultato in termini di pubblico. Mi fa piacere, anche se io, lo confesso candidamente, mi sarei aspettato qualcosa di più. Forse “avrei sperato” sarebbe il verbo più corretto perché, in verità, sapevo che il mio attuale potenziale piö o meno l’è chèl, però in questo caso, vista anche la finalità benefica dell’evento (sistemà l’asilo dol paìs), mi sarei aspettato un po’ più autoctoni. Ga n’era, neh, ma poca roba rispetto ai bepifans aficionados che, bontà loro, sono sempre una sicurezza. La scaletta è stata lunga (2 ure e mèsa), variegata e direi pure ben riuscita. Max Ciocca era in formissima (“Credevate ah che facessi cagare come alle prove?” ci ha detto ridendo in camerino appena terminato il concerto) e anche gli altri non erano da meno. Brao anche ol Dario Foschetti (che abita a 100 metri dal teatro) a sunà co’ la solita violensa i sò trì cansù, chèle ‘n do ca l’ìa ospite (gli abbiamo pure cambiato all’ultimo “Up & Down” con “Erba e néf”). Io pure credo d’aver cantato bene e tutto il pubblico ha fatto i complimenti ad Ale e ai ragazzi della Audioeluci per come si sentiva. Serata positiva quindi, andata in onda, ricordiamolo, in diretta su Radio Pianeta (só mia sa la gh’è pò ala registrassiù). Grazie a tutta l’organizzazione, al parroco, agli Alpini, a Dolci che ha portato lo striscione e agli Jagger che in quel periodo presumo abbiano il loro bel daffare alla Bancarèla (i è riàcc i calendàre, i Proud e i copri-Proud).
02/11/2015 NEMBRO - TEATRO MODERNISSIMO (XI BEPIRADUNO con PRESENTAZIONE DEL LIBRO "PROUD")
Ma só desdàt coi sgranf in di gambe! La giornata di ieri al Modernissimo di Nembro è stata letteralmente devastante. Iniziata presto, per noi gente della notte, con le operazioni di montaggio alle 10.00 e proseguita con il sound-check (grazie ad Alessandro, tornato apposta da Torino), il pranzo e l'inizio delle performance dei gruppi locali (presentati da me): Blue Warnings, Forward, In case of fire e Bunker Band. Tra l'altro, devo dire, tutti bravi questi ragazzi, lontani dal casotto disordinato che spesso contraddistingue questo tipo di esibizioni. I fans presenti in sala fino a quel momento non erano tantissimi, ma almeno la platea non era vuota e i gruppi si sono divertiti. Poi, però, alle 20.00 la tensione la tacàt a 'ndà sö! Prima la presentazione del libro con Emanuele Pagani della Silele Edizioni e Rossana Sportola (per lo sponsor Avvocatidiimpresa) e poi...il concerto, letteralmente "progettato" con immensa fatica. Il timore era quello, ovviamente, che gli incastri non avvenissero, che qualcosa andasse storto. Invece no. Siamo stati tutti bravissimi e almeno in tre occasioni ho rischiato persino di emozionarmi troppo. Inizio inaspettato con "Aspettiamo la neve", pezzo del 2000 incluso nell'album di Tiziano Incani "Scorci di mappamondo", solo io e Alberto Sonzogni, e poi, a un certo punto, sul crescendo...BAM...il telo alle nostre spalle è venuto giù e sono comparsi tutto d'un botto gli altri 7! 3 batterie (Guidone, Gregory Gritti e Dario Foschetti), 2 bassi (Bobo A4 e Mauro Set Carico), 2 chitarre (Animale e Andrea Ravasio). Volevo fortissimamente questo shock, ma non avevo calcolato il nostro di shock! Il fatto che la botta sia stata effettivamente tale, che il telo sia sceso "giusto" e che l'applauso del pubblico fosse così forte, così stupito e così lungo ha dato al tutto un senso quasi irreale. Devo ringraziare davvero gli uomini del Modernissimo (su tutti Sandrino e Silvano) che si sono fatti in 4 per giorni pur di accontentarmi, ma anche Stefano Dolci, Giuliano, Davide e Silvia del BFC che hanno mollato il telo e in un attimo lo han portato via. Tutto perfetto. Emozioni finite? Finite öna bèla bursa! Anzi, lì è iniziato il bello! I musicisti hanno continuato a intervallarsi su pezzi anche particolari come "Suoneria piacevole e a ufo" e "Per l'Atalanta" (riproposta dopo 7 anni!), con Sonzogni comparso all'improvviso con la testierina a tracolla (tipo Sandy Marton) sulle spalle del mitico Giurgiù! A dispetto dell'età Giurgiù s'è fatto le scale del teatro prima in su e poi in giù: caterpillar Giurgiù! Una delle cose più belle era la meraviglia divertita negli occhi di tutti, Prismas compresi. Infine sono iniziate le cosette dove i musicisti si davano il cambio in tempo reale (fighissima "Coston Beach" suonata una strofa per uno). Ma il clou è stato il finale con "Sta al mont adès"davvero imperiale, con 3 batterie insieme, che senza preavviso è finita in "I boröle de Tone" e poi in "Có de goma". "Ma anche no", ricordo, mi ha detto spocchiosamente qualcuno ad Albino il 19/09. "Ma anche sì", invece, rispondo io. Se si vuole si può. E io lo volevo. E quando il Bepi "vuole" davvero i Prismas, chissà perchè, tirano fuori i cosiddetti e glielo danno. Grandi! Non è stata una pagliacciata, non è stato bordello gratuito: è stata una cosa che ha lasciato il groppo in gola a tutti quanti. Noi ci stiamo ancora scambiando messaggi. Sappiamo che in vita nostra non avevamo mai fatto qualcosa del genere e sappiamo che è venuto strabene. A me son diventati gli occhi lucidi già in prova, quando sono salito tra le poltrone per vedere come si sentiva e che effetto faceva: era semplicemente meraviglioso! Devo ringraziare davvero di cuore Giancarlo Domenghini del progetto Tira Fuori la Lingua, senza il quale l'XI Bepiraduno non ci sarebbe stato, ma anche il Comune e la Biblioteca di Nembro. "Proud" è andato a ruba. Le copie a mia disposizione sono andate esaurite. Ora dovrò sbattermi al volo per le ristampe, perchè altrimenti la promozione la fó per cusè 'n chi dé ché? :-) Mi hanno riferito di almeno 2/3 errori macroscopici nel libro che, pur rileggendolo 4 volte, mi sono sfuggiti. Ecco, quello mi ha un po' guastato l'umore, lo ammetto: sono pignolo e certe cose mi danno un fastidio che non avete idea! Nelle ristampe verranno corretti tutti. Per ora chiedo scusa a quelli che ho nominato sbagliati, non ho nominato o dei quali ho scritto dati errati, ovviamente in buona fede. Grazie mille a tutti di nuovo! Serata da ricordare, davvero. E ora, almeno a chi è riuscito a prenderselo, buona lettura di "Proud"!
18/10/2015 VALBONDIONE - RIFUGIO COCA h. 11.00
Molto diverso il giorno dopo. La mattina della domenica i postumi del sabato sera si sentivano eccome, più nel pubblico che in noi a dire il vero, il che ci ha consentito di fare un concertello non molto lungo, ma davvero bello. L'Animale ha detto: "Non credo che io e te si abbia mai suonato così bene in duo come oggi!". Credo anch'io. "Ol mür dol cavalcavia", con la chitarra classica, è stata pressochè perfetta, ma anche le altre canzoni scorrevano via belle equilibrate come raramente succede. Forse un po' del merito l'aveva anche la mia voce "mattutina" che, su certi pezzi tipo "Ol café", rendeva particolarmente bene. Weekend davvero carino. Credo sia stato il più "hard as a rock" della storia del Bepi e i bepifans presenti hanno dimostrato grande entusiasmo e spirito d'adattamento (dürmit negót nisü, 'l ma sa). OK, per il Coca ho rinunciato all'importante concerto con Van de Sfroos all'EXPO, ma almeno ma só mia piàt vià i bale, anzi mi sono divertito e quindi nessun rimpianto. Un grosso grazie al Fabrizio e alla sua compagna (l'è mia gnemò finìda perchè adesso il materiale deve rientrare con l'elicottero), all'Animale che ha accettato la doppia sfida e a tutti quelli che c'erano su a far festa con noi.
17/10/2015 VALBONDIONE - RIFUGIO COCA h. 21.00
Due giorni davvero wild quelli al Rifugio Coca! "La neve ad ottobre? - mi aveva detto Fabrizio il rifugista - ma vah! A ottobre ti può picchiar fuori una giornata che sembra estate!". Risultato: dés ghèi de nìf! Fa niente, fa niente, ancora più wild! Va bene così! La neve c'era solo in cima, al rifugio si arrivava abbastanza bene e, in ogni caso, fò 'ddét a gh'ìa bèl cólt! Sono state due esibizioni alquanto diverse tra loro le nostre: quella di sabato 17 direi molto "alcolica", non tanto per me e l'Animale da cortile, quanto per il pubblico. La fusione tra bepifans e altre compagnie presenti è stata proficua (memorabile l'improvvisa entrata in sala da pranzo del Beppe di Onore lanciatosi sul pavimento in stile skeleton) e in buona sostanza gh'ìa sö ü casòt ca l'ìa asé mès! Impossibile pensare a canzoni "tranquille": il chiasso ci avrebbe soverchiato. Una delle due casse è durata meno di una canzone e poi è andata (letteralmente) in fumo. Meno mal c'an ghìa dré la cassa spia e l'abbiamo usata come cassa normale. Noi non sentivamo un accidente, ma oter...
08/10/2015 MSC ARMONIA - 4° CONCERTO
E se n’è andato anche il quarto. Bene, anzi benissimo direi. Soundcheck difficoltoso e lungo, ma, una volta risolti i problemi di amplificazione della mia voce e della chitarra dell’Animale tutto è filato liscissimo. Forse dei quattro concerti, tutti belli, questo è stato il più riuscito. Alla fine c’era davvero strapieno in quell’Armonia Lounge! L’inizio è stato caratterizzato da una delle più belle versioni di “Kentucky Blues” mai fatta e forse da lì in poi s’è capito che tutto girava come doveva. La scaletta blues non era la più indicata per chiudere la serie, eppure è stato tutto pressoché perfetto. Qualche erroretto qua e là, ma in fondo davvero un bel groove. “Coston Beach” pezzo finale: l’acqua del Sère cuntra chèla dol mar! Grazie davvero di cuore innanzitutto a tutti i bepifans presenti, senza i quali non ci sarebbe nemmeno la Bepi-crociera, e poi anche alla Destinazione Sole (encomiabile l’Alessandra nel cercare di accontentare tutti), ai tecnici che ci hanno seguito a bordo (Amanda, Ciro e Tommaso), ai facchini che per dodicimila volte si sono portati i nostri strumenti e i nostri carichi su e giù per i vari ponti, alla band brasilero/argentina (davvero un’unione singolare) che, oltre a cederci il posto, ha voluto il Guidone, Sonzogni e Galli per una lunga blues jam-session dopo. Grazie, infine, a tutti i turisti che si sono fermati incuriositi di fronte a questa band che parlava in una lingua stranissima e invece di dire: “Ah beh, i bergamaschi…”, hanno provato ad ascoltarci senza pregiudizi. L’Armonia Lounge, ripeto, era strapieno e solo la metà alla fine arrivava dal nostro gruppone. Immagino che i feedback della MSC saranno più che positivi, ma to ederé che l’an che è an sarà ché amò a begà per faga capì chi c’an sè e cos’an völ! A meno che…non ci venga qualche idea alternativa.
06/10/2015 MSC ARMONIA - 3° CONCERTO
E anche il terzo concertello se n’è andato. Se ci ripensiamo sono stati davvero “aperti” quelli della MSC a concederci il palco-piscina! A quell’ora, vista la splendida temperatura (30 gradi), c’era una marea di gente davvero che guardava incuriosita sia noi che i bepifans. La voce mia era a dir poco logorata, ma accettabile dai…diciamo che per il tipo di scaletta che era andava comunque bene (a parte che per lo yodel che richiede una voce pressoché perfetta per venire bene). Il palchetto di legno, a due passi dagli spruzzi della piscina e dal bar che serviva cocktail con ghiaccio ed ombrellini, era piccino, ma ci siamo stretti senza particolari problemi. Anche l’acustica ci è sembrata buona, sia per chi ascoltava che per chi suonava. Molto, molto “strano” eseguire certe canzoni dall’ambientazione così marcatamente montagnoso-orobica (ad esempio “Daddy Boogie” o “E cante chi”) in un contesto così caldo, soleggiato e marittimo come questo. Come direbbe Mauro Set Carico: “Öh…a’ ca l’è fò fés eh!”.
05/10/2015 MSC ARMONIA - 2° CONCERTO
Seconda serata sulla MSC a teatro. Mai i ga l’avrès dàcc se buona parte della gente non fosse stata a Palma in giro la sera! Va beh, comunque poch i era mia! C’erano i bepifans crocierosi, ma anche altri “infiltrati” tra cui tre simpaticissime signore bresciane che volevano “sesso, droga e rock’n’roll”! An ghìa de fa la scalèta blues, ma ‘nvece ma picàt zo chèla rock perché ‘n ghìa pura de ìga mia ol quart concèrt. Invece alla fine ce l’hanno concesso (giovedì alle 19.00 all’Armonia Lounge). Col senno di poi abbiamo fatto comunque bene, visto che abbiamo così sfruttato la migliore dotazione audioluci del teatro, entusiasmando il fonico Ciro che si è rifiutato di abbassare il volume perchè “ qua una volta tanto si suona davvero”! E sì, in effetti ma sunàt del bù, arrivando addirittura a “osare” “I boröle de Tone”! Concerto ben riuscito. La sira, ‘nvece, o pagàt i sfidù a mura col Sonzogni e ‘ndumà al concerto dance in piscina a gavró la us de Lemmy! :-)
03/10/2015 MSC ARMONIA - 1° CONCERTO
Meglio del previsto il primo concerto 2015 sulla MSC Armonia. La giurnàda l’ìa mia partìda pròpe strabé: decine di inghippi burocratici hanno reso un po’ difficoltoso il nostro imbarco e ancor più quello dei nostri strumenti. Eppure, una volta arrivati all’Armonia Lounge, incredibilmente, per la prima volta credo da quando ma pruàt a sunà söi naf, non abbiamo avuto alcuna noia elettrica: nessun ronzio, nessun disturbo, nessuna roba strana. Molto bene perché ‘n quater e quatr’òt ma facc ol sound-check e pò ala sira al concèrt tutto è filato liscio. 1 ora e quaranta di show denominato “country”…alcuni han detto che è pochino: pota, alle 23.00 bisugnàa it finìt, ma, in ogni caso, con 60 canzoni circa da proporre e Mauro Set Carico e Al-ber-to! che si sono dovuti imparare un bel po’ di cose mè mia pretènt piö de tat. Pöde mia ciciarinà gnè tròp: a bordo ci sono tantissime persone che non sono bergamasche che non capiscono nulla, anche se ieri per fortuna il locale era comunque bello pieno. I ma dumandàt, anse, se ga rìe a parlà de piö in inglés. Pòta…ga proeró! Next concert: Monday night at the theatre.
27/09/2015 CHIUDUNO - PALASETTEMBRE (partecipazione del Bepi e del Vava allo spettacolo benefico "Diversamente Bergamo" al termine della giornata "Diversamente Autodifesa"). Maggiori informazioni sul sito www.diversamentebergamo.it
Seratina simpatica quella di Chiuduno, a chiusura della giornata al Palasettembre dedicata a “Diversamente Autodifesa” (arti marziali per diversamente abili). C’era un bordello di gente e, tutto sommato, anche se il luogo deputato al concerto non era proprio il top, non si sentiva male dai…Molto ha fatto pure il maxischermo del Vava che consentiva di alternare un po’ le cose, che almeno la zét impó la ga ardàa al schermo e ‘mpo la ta ardàa a tè. L’è gnit fò lü (ol Vava, mia ol maxischermo) per prìm, poi, dopo 4 canzoni, ho fatto altrettanto io. Abbastanza particolare la mia scelta, in virtù anche del mio super abitino da Tiroler (chissà perché töt ol mé sessapìl al va a fas benedì quando ‘l mète! :-)): “Brenner Autobahn” (versiù uriginàl), “Erba e néf”, “Viva l’Italia” e una chicca: “Massimo Carrera”, ma nella versione originale del 2004, mai più riproposta da allora. L’ho fatta per parlare del libro che uscirà, ma soprattutto per premiare chi s’è mosso da casa per venirmi a sentire cantare solo 4 canzoni. Di sicuro questa non se l’aspettava! Spero abbia fatto piacere risentirla. Grazie mille al Vava, al Giovanni Ghilardi fonico, al Matteo Tiraboschi e a tutti quelli che ieri ci hanno “assistito”.
26/09/2015 ALBINO - AUDITORIUM (SERATA FINALE CONCORSO "TIRA FUORI LA LINGUA") non è un concerto!
Si è conclusa bene la mia avventura di Direttore Artistico del Concorso “Tira fuori la lingua”. M’è spiaciuto solo non essermi ricordato di ringraziare la Persico Stampi di Nembro per la realizzazione dei premi (uno dei quali inaspettatamente è andato a me!). Per il resto credo di aver raggiunto l’obbiettivo che m’ero riproposto: creare un percorso tra le varie opere in concorso che fosse il più variegato e il meno noioso possibile. Non sono certo stato da solo a lavorare in tal senso: preziosissimo è stato l’aiuto di Giancarlo Domenghini della Coop. Interculturando (che ieri era in regia), Nives Colombi della Biblioteca di Albino (presente in sala) e Ridha Ibrahim (tutta la parte tecnica e fotografica). Brave anche le ragazze della sfilata multietnica a farmi da “vallette”. Risolti anche gli inghippi legati al fonico: l’infortunato Andrea è stato brillantemente sostituito da Marco Ravelli dell’Assembling Division. L’auditorium era pieno e noi ne siamo felici. In diversi hanno comunque notato come gli stranieri in concorso fossero in realtà pochini e proprio su questo, infatti, dovrà lavorare chi prenderà il mio posto. Del resto la mia funzione era chiara sin dall’inizio: attirare verso quest’iniziativa multiculturale l’ala più “conservatrice” e diffidente della popolazione autoctona (e credo di esserci abbastanza riuscito), cercando, se possibile, di smussare gli angoli del suo pregiudizio. Alle comunità straniere presenti massicciamente sul territorio ci deve arrivare chi con loro si rapporta quotidianamente, altrimenti davvero c’è il rischio che a tutti gli altri passino due concetti a mio avviso errati: 1) che questi stranieri non abbiano alcun estro artistico oppure, ancora peggio, 2) che a questi stranieri non freghi nulla di questa mano tesa verso di loro. Ha vinto ancora una volta un cortometraggio (“Vivo e veneto” di Marco Zuin), nettamente davanti a tutti nella graduatoria della variegatissima (a livello geografico, culturale, politico, anagrafico…) Giuria, mentre il premio dei giovani è andato a William “Wiz” Gervasoni (e ai suoi ragazzi) per il murales “Tirafuorilalingua” realizzato lungo la TEB a Ranica. Per me è stata una bellissima esperienza, e parlo di tutti e 4 questi anni, che mi è servita per conoscere cose nuove, ma anche per fornire di me un’immagine diversa da quella che i più conoscono. Mi mancheranno i miei gentilissimi e simpaticissimi compagni di lavoro. Farò in modo di trovare delle scuse per averci ancora a che fare!
25/09/2015 PALAZZOLO SULL'OGLIO - FESTA DELLA PROTEZIONE CIVILE (Bepi duo + Charlie Cinelli duo)
Praticamente tutti a Palazzolo ci hanno detto che l’acustica era semplicemente orrenda, ma noi lo sapevamo già alle 18.00 che sarebbe stata durissima. L’è mia certo culpa de l’impiànt o di fonici (anzi, sono stati bravi questi ultimi), ma proprio di uno scatolotto di prisme di cemento altissimo e grandissimo che, pòta, è davvero il peggio che tu possa sperare di trovare dove vai a suonare. Impossibile pensare di puntare sui testi, ma anche sul dettaglio delle note (i cosiddetti abbellimenti e/o passaggini fighi). Come sottolineava l’Animale da cortile “bisogna cercare il più possibile di essere omogenei per smorzare un riverbero che dura anche 5/6 secondi”. Sul palco non era neanche così male, mentre giù dal palco io credo sia stato bello più il “vederci” che non il “sentirci”. La cooperazione tra i due mini-gruppi (io e Galli da una parte, Charlie Cinelli e Andrea Bettini dall’altra) è stata sicuramente più apprezzabile che non ad Albino, anche perché un po’ meno ingabbiata dalle strutture delle versioni originali dei brani. Era palese che certe cose erano un po’ improvvisate, ma, con quel quartetto acustico libero di muoversi senza troppi vincoli, raramente “i ga centràa pròpe nént”! 2 ure e 45’de concèrt: 5 cansù lur, 5 nóter e amò öna intìna ‘nsèma! Inutile dire che io certi pezzi di Cinelli li so bene e li canto sempre volentieri. Charlie qualche sforzo in più l’ha fatto nell’approcciare i miei. Il risultato io credo che (bordello-palestra a parte) sia stato carino. Qualcuno dice che si potrebbe ripetere l’evento in piazza. Certo ‘l sarès ön’otra ròba! Un plauso particolare a Gianni: se l’evento c’è stato ed è andato alla grande (capanù dela Protezione Civile strapié) lo si deve a lui e questi sono i termini della diatriba Bergamo-Brescia che piacciono a me. Sia prima che dopo il concerto lo “scontro” non s’è mai sopito (battute tipo: “Bepi, fét la foto con la mé fonna pò a sa l’è bresàna o ta sa refüdet?”), ma senza mai oltrepassare il limite della battuta di spirito, consentendo sempre ai bresciani di portare in alto la loro brescianità e ai bergamaschi di fare altrettanto con la loro bergamaschità. Del resto lé l’è pròpe tèra de cunfì. Ol capanù al sè spartìt fò praticamente metà e metà sensa che la gnìes fò chisà che rissa colossale. A mé ‘l ma sömèa tat logico e tat facile…boh, gavró i fète de salàm söi öcc!
19/09/2015 ALBINO - ROCK AGRICOLO (Bepi & The Prismas + Charlie & The Cats)
Tutto quel che “mi pareva d’aver colto” al “Rock Agricolo” di Albino è stato ampiamente confermato. Vale per la carica e il senso d’appartenenza dei “cattivoni” harleyisti organizzatori (dal bù tance e uniti come pochi), vale per la festona che hanno saputo organizzare, vale per il meteo (freschino, ma più che buono), vale per la collaborazione “stitica féss” con Charlie & The Cats. Ci avevano chiesto “armonia e sinergia”. An sè mia ciapàcc a stangàde, ma chi du parole lé, “armonia e sinergia” a cà mé i völ dì argót d’óter. Nulla di nulla è stato fatto perché potesse nascere nemmeno l’idea di una vera jam: le canzoni da fare insieme non le hanno preparate (“Non esiste proprio” la dìcc Farrington), la batteria era una soltanto (quella del Guidone)…pota, öt indà ‘ndóe? Che il “tiro” loro ce l’abbiano ancora chi c’era lo ha capito eccome; mé dol sigür pöde mia pretènt öna stima ‘n di nòs-cc cunfrùncc che evidentemente la gh’è mia e l’è lé de èt! Sinceramente, molto immodestamente, pur con tutto il rispetto del mondo verso chiunque, non mi pare che la storia e il curriculum sia mio che dei Prismas siano proprio così infimi. Charlie almeno al ga pruàt a fa finta. Chi oter gnè chèl. Amen. Sappiatelo, però, almeno, prima de dàm zo del malpalpét a mé! Avete visto con che carica io e Sonzogni abbiamo “interpretato” i pezzi loro dove siamo stati chiamati in causa! Se avete visto anche il resto e ghi’ mia i fète de salàm söi öcc…èco, an sè zamò capìcc. Mi spiace per gli Agricoli (contenti comunque, visto che c’era un botto di gente e la festona è andata benone): lur i ga tegnìa a èt argót de piö e i ga la dìcc méla olte. Ci riproveremo a Palazzolo, in quattro soltanto. Un peccato, ma quando l’ammirazione non è reciproca ‘ste cose succedono: è lecito, per carità, però allora siate un pelo più coerenti e dite di no in principio.
11/09/2015 PISOGNE - PIAZZA (monologo Emanuele Turelli "Gleno - 1° dicembre 1923" con la partecipazione del Bepi) h. 21.00
Delle tre tappe ravvicinate del mini-tour “Gleno – 1° Dicembre 1923” quella di Pisogne è stata sicuramente la migliore. I vicini bar dove si sprigiona la movida pisognese si sono “svegliati” solo sul finale, quando ormai il monologo si stava concludendo, per fortuna. Siamo pertanto riusciti, Turelli ed io, a dare finalmente al monologo le giuste dinamiche e sfumature. La serata era fresca, ma ci si stava dentro bene, Emanuele era ispirato e io pure ero preso male da nulla. Sarà che già dal pomeriggio quella piazzetta antistante la chiesa s’era rivelata un luogo appartato e tranquillo, al punto che fino a poco prima dell’esibizione temevamo addirittura uno scarso afflusso di gente. Eh, ciao! S’è riempita in poco tempo e bene, invece, non di passanti (anche se argü ‘l gh’era), ma di gente che voleva ascoltare. Personalmente sono contento che, nonostante i miei interventi non fossero chissà quanti e di chissà che durata, siano state apprezzate le scelte che mi hanno visto alle prese anche con alcune cose non mie, oltre ad altre scritte da me, ma usate in questo caso con altre finalità rispetto a quelle alla base della loro concezione. O zügàt pò ala mura con chi bèi savrìcc de l’ACLI…pretènt cusè de piö dala éta? :-). Grazie a Marta della Ellisse e alla presentatrice di Teleboario (pota…bröta l’era mia: i la nutàt töcc!).
06/09/2015 SARNICO (monologo Emanuele Turelli "Gleno - 1° dicembre 1923" con la partecipazione del Bepi) h. 21.00
Bella serata a Sarnico. Il mio timore, vedendo l'incredibile casotto del pomeriggio (Festa dello Sport, con attrazioni e gente ovunque) era che, ancora una volta, l'inserimento di uno spettacolo come il monologo di Turelli in quel contesto fosse molto, troppo forzato. Invece alle 21 ol bordèl l'ìa calàt, punz punz in giro an n'ìa piö, la zét l'ìa piö tranquilla e 'l tendù l'ìa pié. Qualcuno ha pure cercato di chiudere le pareti scorrevoli, per proteggere i presenti dal freddo e dai disturbi, ma 'l gh'è mia riàt. Certo qualche "fastidio" dall'esterno arrivava: le due chiamate all'altoparlante sono state davvero moleste, specialmént la segonda che l'è riàda precisa precisa söl tòch sussurato de "Una miniera" facia zo doma us e chitàra. Oter...nel complesso, però, uno spettacolo molto ben riuscito e direi anche molto apprezzato dal folto pubblico. Bravo anche Claudio Cominardi che affiancava il fonico Stefano in regia. Qualche difficoltà in più rispetto al passato, forse, anche per il poco tempo che si è avuto per il sound-check, ma poca roba: è filato via tutto liscio. Grazie agli Jagger che sono venuti lo stesso nonostante in queste occasioni non si venda granché. Staolta adiritüra nént de nént, zero de zero! A Pisogne l'11/09 non penso proprio ci saranno...Se vi serve qualcosa ditelo a me prima che v'al porte zo! Grazie all'Agenzia Ellisse, organizzatrice dell'evento. Piccolo sassolino nella scarpa che vorrei levarmi: non so se c'è stata malafede o si è trattato solo di un'incomprensione, ma non mi è piaciuto che sia sulle locandine che nei proclami degli speaker si sia parlato di "concerto del Bepi", probabilmente con l'intento di richiamare più gente. Oltre che fallace ho trovato 'sta cosa un po' poco rispettosa nei confronti di Emanuele, visto che il 90% di questo prodotto è farina del suo sacco e non del mio. Io, una volta tanto, ho un ruolo abbastanza marginale e va benissimo così. La zét però 'n giro la ma dumandàa: "Ma 'l Kentucky 'l fét zo?".
05/09/2015 MALEGNO - LA VECCHIA HOSTERIA (Parcheggio. Bepi & The Prismas) h. 21.00
Cose molto belle e cose così così in quel di Malegno. Partiamo dalle prime: bella festa, paese tutto mobilitato, attrazioni ovunque, Vecchia Hosteria tirata a gara, Giacomo & soci davvero carichi nonostante la giornata poco felice (frècc, vènt e aqua), Prismas davvero ben assemblati, nonostante la formazione assolutamente inedita. Bravissimo Dario Foschetti alla batteria (s’è imparato ventuno pezzi in poco tempo, scrivendoseli tutti), ma anche Max Ciocca alla chitarra, oltre ai più rodati Alberto Sonzogni alle tastiere e Bobo A4 al basso. Brava come sempre la Evoluzione Sonora (Fabrizio e Nicola), palco grande il giusto e gente tanta, tra chi si fermava lì e chi semplicemente “strusciava” in su e in giù per il paese per scaldarsi. Ma sunàt bé, nént de dì. Note tristi a parte ‘l tép e la temperadüra? Quel cretino di ispanico sbronzo che c’ha dato e c’ha dato a triturare i maroni finchè, pare, al gh’è riàt a fa dan. A metà concerto Dolci ‘l ma fa: “Vuoi che faccia intervenire qualcuno?”. “Ma no – go dìcc – l’è doma ü ciòch, porte pasiensa”. Col senno di poi, invece, il tipo andava stangato su prima (visto che tanto lo hanno stangato comunque poi). Quando è arrivata l’ambulanza a soccorrere la donna caduta a terra (e non ho capito se per colpa di ‘sto ‘mbecille o no) noi stavamo facendo un medley sul quale avevamo puntato davvero tanto: “Cosa ga det dré ai terù?”/”I boröle de Tone”/”Co de goma”). Volevamo sorprendere con questa botta. Risultato: non c’ha cagato nessuno o quasi perché i era töcc giràcc a edì cosa ‘l sücedìa ‘nturen a l’ambülànsa. Una sola persona che, di fatto, decide le sorti della serata di altre centinaia e centinaia. Saró catìf, ma io con chi, coscientemente o no, dimostra tanta arroganza userei il pugno di ferro. Invece in Italia töcc i scemi i ga resù, sèmper, e chi oter muti e ‘ndà là…
29/08/2015 ZOGNO - PIAZZA GARIBALDI (monologo Emanuele Turelli "Gleno - 1° Dicembre 1923" con la partecipazione del Bepi) h. 21.30
La RRRRRRRRRRR prima di questa nuova, RRRRRRRRRRR piccola tornata di date con BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA BLA Emanuele Turelli è riuscita SFRSRFSRRSFRSRFSRFRSRFSRS bene nel suo complesso. Noi per lo meno (Emanuele PUM PUM PUM PIPUM SPARAPIPUM al monologo, io alla PIPUMA PARAPAPAPAM PUM PITIPUM parte musicale e Claudio BAM BAM BAM BAM SBABAM Cominardi a quella tecnica) abbiamo sbagliato poco o BAM BAM BAM nulla e anche i nuovi innesti SPUM PUM nel copione sono parsi vincenti. Certo sarebbe BLA BLA BLA BLA SSRSRSRSR lecito aspettarsi contorni più BLA BLA BLA BLA adatti di quello trovato a AAAAAAAAAAHHH ÖÖÖÖÖH Zogno. Bella PIRLAAAAA AAAAAAHHH TEEEEEH ÖÖÖHHH la location (scalinata di AAAAAAHHHH piazza Garibaldi), TEEEEH DAIIII PIANTALAAAA buona l’affluenza di pubblico, DIN DON DIN DON DON terribile il contorno. Bravo DIN DON DIN DON davvero Turelli a non farsi troppo condizionare da BLA BLA BLA tutti questi agenti disturbanti SRSRSRSRSRS. Io non so se ci sarei riuscito, al posto suo. Grazie a Marta e a Emozioni Orobie, all’onnipresente Gianpaolo Pesenti e alla Audioeluci che ha fatto arrivare apposta una persona da Travagliato per sostituire il microfono ad archetto di Emanuele.
27/08/2015 FOPPOLO - RISTORANTE K2 - Il Bepi e l'Animale da cortile
Non era certo una serata facile quella al K2 di Foppolo. Più che altro non sapevo bene cosa aspettarmi. Sapevo bene che i bepifans non sarebbero stati molti (e invece ne son venuti su un po’: grazie!) così mi ero preparato a un evento più tranquillo. Invece questa famosa “cena bergamasca” del K2 evidentemente a Foppolo gode di una certa nomea da anni perché i persune i sarà stace 130! Purtroppo, nonostante il posto fosse molto bello (e si mangiasse davvero divinamente), una parete divideva in due le sale e i bepifans che i è restàcc de ché, pota, i sè lamentàcc impó. Va beh, ala fì i gh’è riàcc istèss a gnì de sà a lur, ma per lungo tempo io e l’Animale da cortile abbiamo suonato e cantato davanti a gente, foppolesi e villeggianti, che era abbastanza chiaro ci vedessero per la prima volta o quasi. Da un lato bene perché vedevi chiaramente la loro meraviglia divertita, soprattutto durante gli intermezzi parlati, dall’altro male perché le canzoni in questa veste scarna e con l’ostacolo del dialetto faticavano ad arrivare a segno, così, quando il ritmo non era più che serrato, ognü al tendìa a fas i afare sò. Diciamo che non era certo il contesto per pezzi “riflessivi”, quanto piuttosto da “Kentucky”, magare facia zo trenta olte de fila. Anche qui, come al Termen, però, c’è da dire che questa era soprattutto una semina per suonare poi, si spera, in primavera, con la band, su al Rifugio in quota, sulle piste da sci. Gli organizzatori pare siano restati soddisfatti di quest’esperienza. Mèi ‘ssé. Io devo dire che a un certo punto ho avvertito chiaramente quanto il mio mondo piccino si stesse ulteriormente riducendo, perché lì, a due ore di auto da Rovetta, pota, cominciavano a esserci delle belle differenze e potevo anche capire che a gente di Foppolo e Branzi non fregasse poi chissà che di vicende che raccontavano di Blum, del Sentiero Orientale delle Orobie, di Ardesio o di Clusone. Per mia parlà di milanés! È il rovescio della medaglia del territorio raccontato a centimetri e non a chilometri. Grazie a tutto lo staff del K2 e a tutti i bepifans, spettacolo nello spettacolo: c’è sempre un momento in cui la gente “estranea” guarda più loro che noi!
25/08/2015 SAN PELLEGRINO TERME - COPPA QUARENGHI il Bepi + L'Animale da cortile + Bobo A4 h. 21.00
Concertello carino quello di S.Pellegrino. La location era sicuramente buona anche per uno spettacolo più pomposo (leggi “coi Prismas”) e casottaro (in senso buono), ma anche il trio aveva il suo perché dai! Certo i problemi delle soluzioni “povere” emergono tali e quali quasi sempre (poca dinamica a livello musicale e costante pericolo di essere risucchiati dal casino della gente, non avendo un gran volume per “imporsi” di forza), ma, soprattutto da un certo punto in avanti, tutto è sembrato comunque raggiungere un equilibrio più stabile. Ma ciciaràt tat, o mèi: o ciciaràt tat. Diciamo che quando la band non è al completo tendo istintivamente a compensare quel che manca con queste parentesi quasi cabarettistiche che hanno nella spontaneità il principale pregio. Nóter infatti an prepara mai negót de chèl ca edì e sentì “extra cansù”, ma ‘l bèl l’è pròpe chèl! Ma sunàt mia mal; anche “Gleno” è venuta bene. Ecco, una volta tanto ho preferito risparmiare al pubblico tutta la spataffiata prima, visto che ero già andato lungo, però sarebbe sempre bene ricordare almeno cosa accadde quel 1° dicembre 1923 perché chi ci vede la prima volta ha tutto il diritto di non saperlo. Il Dott. Salvi (organizzatore) ha detto che ci richiamerà. Speróm. Grazie a lui, a Luisa, a tutto il personale della festa (legata alla Coppa Quarenghi) e al ristorante “La Taragna”. Mai nome fu più azzeccato!
11/08/2015 MEDOLAGO - FESTA DI S.MARIA ASSUNTA (Bepi & The Prismas)
A Medolago, verso le 18.30, dicevo ad uno degli organizzatori: “Stasìra per fala gnì fò mal mè pròpe ‘mpegnàs!”. Volevo semplicemente dire che quando c’è una splendida serata a livello di meteo, un ottimo contesto (bella festa e ü burdèl de zét), un bel palco ed un ottimo service…solo qualche paturnia mia o, al limite, dei Prismas potrebbe inficiare negativamente l’esito dello show. Nessuna paturnia, invece, e quindi, ovviamente, serata ottima! Scaletta partita country tranquillotta ed andata incattivendosi con la riproposizione di pezzi molto rock come “Oldrant” e “Cosa ga dét dré ai terù?”. Mé ma só diertìt asé e la resa di tutti è stata davvero super. L’è turnàt ol Guidone (mega assolo su “Stà al mont adès”), sempre più a suo agio Max Ciocca (a parte che sulla presentazione del sottoscritto…?) ed ispiratissimi anche i due “vecchi” Animale da cortile e Bobo A4. Bravi anche i ragazzi della Evoluzione Sonora. Noi abbiamo dato il massimo e siamo contenti di essere finalmente riusciti a suonare coi Prismas a Medolago, visto che l’anno scorso saltò per il maltempo.
10/08/2015 MONTE PORA - MALGA TERMEN (il Bepi + L'Animale da cortile) h. 16.00
Bèla giurnada dai chèla al Pura! Il meteo non era dei migliori, ma nemmeno dei peggiori: nuvolozzo grigio non troppo promettente, ma che non è mai diventato acqua e, anzi, verso sera ha finalmente mostrato al mondo anche il cielo stellato. Mé de stèle cadenti an no ést gnà öna, però in teoria la possibilità c’era, ecco! Il concertello mio e dell’Animale da cortile è stato carino, una volta tanto “giusto”, nel senso che il duo lì ci stava: almeno fino a metà patio, infatti, la gente era silenziosa e direi che il tutto è stato gradevolissimo. Un po’ meno il bimbetto in prima fila che, nonostante gli ammonimenti continui, ha giocherellato tutto il tempo con un cavo dell’impianto riuscendo alla fine a staccarlo dalla cassa spia proprio su “Gleno”. Só mia come o fàcc a daga mia du papìne! Forse perché ghìe ‘n mà la chitàra! E comunque è la riprova che certe misure di sicurezza (tipo du transène, soprattutto quando la cosa può diventare davvero pericolosa e non solo antipatica) ci vogliono e bale ‘nnè mia. Molto simpatico anche il siparietto con mio zio che è venuto a cantarci al microfono quella famosa canzoncina di cui nessuno sa trovare interprete e titolo. Un piccolo mistero lo abbiamo svelato pare: dovrebbe essere di Jack La Cayenne. La Baita Termen merita davvero: enorme e molto bella. Ho già sondato per la Bepimaiàda: i ma dìcc che d’invèren lé gh’è zamò de sclerà, oter che bale! Pare che sulla neve quel posto sia affollato ogni weekend da migliaia (!) di persone. Comunque il titolare ha detto che non gli dispiace affatto l’idea di un concerto con i Prismas all’aperto, di pomeriggio, tra le sdraio prendisole e gli sciatori. Wow! An vederà dai! Intanto grazie a lui, a Mauro, alla sua morosa e a tutto il personale, oltre naturalmente a tutti quelli che hanno fatto un po’ di fatica (mia tròp tanta dai) per venirci a trovare.
07/08/2015 MALPAGA - MALPAGA SOUNDS h. 21.30 (Bepi & The Prismas)
Bello. E' il primo accettivo che mi viene per descrivere il concerto di Malpaga. Se non è stato perfetto poco ci è mancato, però bello, bello, bello! Al sarà che seràde come chèsta, dal punto di vista della qualità della festa, dell'organizzazione, dell'affluenza, del meteo e töt ol rèst i è sèmper piö rare, ma quando capitano le apprezzi ancora di più. Max Ciocca (chitarra) e Gregory Gritti (batteria) sono stati all'altezza delle aspettative: sembrava suonassero con noi da anni e, soprattutto il primo, guardava con molto divertimento e meraviglia la massa di bepifans festanti davanti. Tutto è iniziato con una delle trovate folli, ma geniali al contempo, del mitico Giurgiù dela Al Caalìna: ol Bepi sura öna bala de fé sö 'n d'ü tratùr, preceduto da una BCS scoppiettante e con una decina di motoseghe accese attorno (chi ce l'ha un'entrata così? Gnà i Rammstein!). Una volta giunto al palco ho rasgato su con la motosega una mega bora di cedro appoggiata in terra (al ma la dìcc Paolo G, se no 'l sìe mia dol sigür ca l'ìa ü cedro) e poi, via, "Strade 'lla Basa" e concertone da due ore e venti buone. Notevolissima "Spèi fèmne" con il Rudy dell'organizzazione nella parte della Tiziana Manenti (ma brao pò!) e carica a mille su tutti i brani, compreso "Bigio BG", riesumato dopo un po' che non lo si suonava. Grazie ad Andrea e a tutto lo staff del Malpaga Sounds, al service Airone (davvero bravo e gentile il fonico) e al Giurgiù "che 'l ma öl sèmper bé" e m'lo dimostra töcc i olte.
01/08/2015 PONTE IN VALTELLINA - LA NOSA FUGASCIA (Bepi & The Prismas)
Gli organizzatori della Nosa Fugascia di Ponte in Valtellina si meritavano sicuramente un tempo migliore di quello infausto che ha caratterizzato tutta la giornata (e la serata) del 1° agosto. I era dré a sbatìs da mìs e mìs! Alla fine erano anche abbastanza soddisfatti. Meno di quello che speravano a metà luglio, ma più di quel che pensavano sabato mattina, insomma! Pota…fa cusè? L’è ‘ndàcia ‘ssé. L’unica giornata davvero storta di ‘sto periodo l’abbiamo beccata in pieno! A parziale consolazione ci sono stati comunque diversi elementi positivi: 1) Concerto molto carico e ben riuscito, con l’ineditissima formazione dei Prismas che ha visto affiancarsi ai veterani Guidone Orobico e Bobo A4 i “novizi” Andrea Ravasio (terza data con noi) e Massimo Ciocca (prima assoluta): davvero bravi questi ultimi a entrare nel groove (e a sbagliare pochino). La scaletta era bella gnecca, vista l’attitudine rock dei due chitarristi: “Cosa ga det dré ai terù?” davvero tanta roba, ma anche “Daddy Boogie” è venuta benissimo. 2) La situazione, comunque coperta, ha consentito alla gente di divertirsi senza troppi problemi, nonostante l’acqua, e al service (Audioeluci) di lavorare senza troppi patemi. Finora sono arrivati solo complimenti, anche per la qualità del suono. Ottima cosa. Brao Ale! 3) Le casse, nonostante le temperature non inducessero a bere fiumi di birra, non hanno poi pianto troppo e anche questo, ricordiamolo, è sempre un segnale positivo per qualsiasi festa, a prescindere dallo spettacolo che va in scena sul palco. Davvero grazie stramille a Fabrizio e a tutti quelli dell’organizzazione: tutto perfetto, dalla cena al pernottamento, alla colazione. Per noi Prismas sono sempre momenti belli e divertenti che, se non ci fossero più, sono sicuro ci mancherebbero un casino. Naturalmente grazie anche a tutti i fans che si son fatti una sbarca di km per venirci a vedere fin lassù. Noi abbiamo dato il massimo e spero ve ne siate accorti.
26/07/2015 OLTRE IL COLLE - RIFUGIO CAPANNA 2000 h. 13.00 Bepi & The Prismas
Fosse vero quel che dice l'Attilio del Rifugio Capanna 2000 e cioè che quel ***** di generatore non ha funzionato a dovere perchè nessuno è andato da lui a segnalargli il problema...i ma gira amò a de piö i bale! Tutte le abbiamo tentate! Niente: la corrente arrivava male, poca e "storta". Funzionava la metà della nostra roba. Ma sunàt coma 'n ga riàa, coi volümì bas bas e facendo buon viso a cattivo gioco. Chi ch'i ga ria almeno. Non è propriamente la mia specialità, infatti. So che alla gente (a tanta almeno) il concerto è piaciuto. Io mi/ci do un 6 stentato, invece. Non riuscire praticamente mai, per qualche ragione, ad esprimersi come si vorrebbe finisce con l'essere pesantemente frustrante per me. Se io non mi diverto al pubblico passa il 30%, (ad andare bene) della mia energia. Il resto si perde nelle bestemmie che penso mentre cerco di non darlo troppo a vedere. Amen, alla fine pare che agli orecchi dei numerossissimi presenti siano arrivate comunque canzoni ben fatte e solo un po' basse di volume ed è la cosa che conta di più, anche se l'anno prossimo non si deve assolutamente ripetere lo stesso errore, di chiunque sia stato! Avevamo ospite il Còchet il cui ampli non ha voluto saperne di funzionare, esattamente come quello di Bobo, il mio radiomicrofono Sennheiser ronzava come un Boeing e l'altro della Shure sembrava una friggitrice...Pota, dim té coma ta fé a diertìs a laurà 'ssé! Mi sono, invece, stradivertito il sabato notte, quello sì. Non ho suonato: una volta tanto non mi sono nemmeno sentito in obbligo di farlo. Me la sono goduta, come gli altri, insieme ai bepifans, a chi c'era e ai Prismas che sono saliti, a zügà a mura, a maià, a bif e a grignà come 'l ma capitàa mia de 'mpó. Bellissimo! L'atmosfera del Capanna è qualcosa di unico e la gentilezza di Attilio e Patrizia, ma anche di tutti i loro collaboratori, irraggiungibile, direi. Del resto, se è meta così frequentata dagli amanti della montagna, ü motivo 'l ga sarà e non è solo la bellezza dell'Arera e delle vette circostanti. All'anno prossimo, dunque, già fissata sul calendario: ultima domenica di luglio!
23/07/2015 GORLAGO - Esibizione del Bepi all'interno del concerto della BANDA DI GORLAGO (Parco Comunale - ore 20.45)
Direi che possiamo considerare buona la serata di Gorlago con il Corpo Musicale del paese. Innanzitutto c’erano: bel tempo, caldo, un bordello di gente, un bel palco, un buon service (Lucky Music) e una bella cornice e zamò ‘ssé s’pàrt bé. Certo dire “parco” vuol dire anche “giochi per bambini” con tutto quel che ne consegue (gh’è negót de fa: i pöcc i certe pòs-cc in certe situassiù i va mia bé). Incredibilmente, però, m’è parso che sull’antefatto di “Gleno” nemmeno loro cipassero più. Le altre quattro canzoni bepose scelte erano, invece, tutte molto, molto leggere, quasi a bilanciare la scelta: “Mao ll’ümidità” (versiù swing), “Il Tenente Romele” (perfetta per la banda), “Ol medley de l’estàt” e “Che figo quello lì”. O ciciaràt tat tra öna cansù e chèl’otra, ma mi pareva giusto dare a questi brani una collocazione, immaginando che molti nel pubblico non conoscessero così bene il repertorio del Bepi. Il M° Erina Ferrarini (giustamente esigente), a fine esibizione, era soddisfatta solo così così della sua performance, ma, a mio avviso, a parte qualche piccola sbavaturina, non è stata affatto malvagia: mè anche metì ‘n cünt l’emussiù. Il pubblico m’è parso essersi divertito e anche molto. Grazie a tutto il Corpo Musicale (i ma regalàt öna butiglièta super), alla Presidente Marina, al presentatore della serata e ai ragazzi del service.
18/07/2015 BONATE SOTTO - FESTA ORATORIO il Bepi + Bobo A4 + Al-ber-to!
Boh, so mia gnè mé come valütà la seràda de Bunàt. Elementi molto positivi si sono alternati ad altri che lo erano meno. Innanzitutto la partenza: troppo oltre l’orario previsto. Söi manifès-cc ghìa sö ai nöf; an sè partìcc ön ura dopo per daga spassio ala tombola. Pota…bellissimo il fatto che ci fosse strapieno di gente, ma, complice il ritardo, a metà concèrt la tacàt a ‘ndà. Bello il posto (öna specie de curt granda déter in de l’uratòre), molto meno l’acustica, a causa della troppa vicinanza delle casse ad un’intera, lunga parete in vetro. L’è stacia öna guèra pò a gestì chi suoni söl palco: ol fonico Dan la spipotolàt töt ol tép, ma non sono mai stati risolti i problemi di inneschi della mia chitarra. Direi buona a livello tecnico/artistico la performance mia, di Bobo A4 e di Al-ber-to!, ma il posto era troppo dispersivo e rumoroso per il trio e un pochino i problemini tecnici, almeno sul sottoscritto, hanno influito perché, pòta, la crapa, ‘ntàt che to càntet, la pènsa a chèl. Decisamente unicissima, invece, la scaletta del concerto, messa giù dal sottoscritto convinto che ci fosse l’Animale e non Sonzogni: ma sunàt cansù che l’ìa ‘mpó c’an fàa mia: “Reginaldo”, ad esempio, ma soprattutto “Suoneria piacevole e a ufo”! Brao che ma la só regurdàda töta! E brao anche Sonzogni a ‘mparà i cansù nöe ‘n poch tép! Grazie mille a tutti i ragazzi del service, a don Mattia e ai responsabili della cucina: davvero super.
15/07/2015 TERNO D'ISOLA - SUMMER FEST (zona scuole) Il Bepi e l'Animale da Cortile
A Téren è andato tutto bene nonostante si fosse lì solo in due. Certo il pensiero di cosa sarebbe stato se avessimo potuto avere davvero una bella botta un po’ viene, visto il bel tempo, il gran caldo e la grandissima affluenza di pubblico, ma óter…imparóm a cuntentassa dai! Di certo il lavoro di Evoluzione Sonora è stato ottimo perché io e l’Animale da cortile da quel punto di vista eravamo molto a nostro agio sul palco ed anche il pubblico ha dimostrato di gradire. Sono assolutamente certo che determinate tipologie di spettatore fuggirebbero spaventate di fronte all’aggressività del concerto rock. In acustico, invece, resistono, guardano e ascoltano incuriositi. Rovescio della medaglia? Beh, bepifans per forza di cose un po’ più mogi, ma soprattutto i soliti, molteplici elementi di disturbo. Dovrebbe essere un concerto “d’ascolto” quello in duo, ma ü generadùr impiàt de ché, trì bóce de là, quàter rompibale bèi pié de l’otra…e l’atmosfera l’è bèl e ‘ndàcia a fas benedì! Era una piazza/parcheggio con le bancarelle, mica un auditorium, quindi la ga resù a la zét a dì che la pöl fa chèl che la ga òia, ga mancherès! Facevo solo notare la cosa, ecco. Mi è piaciuto come è venuta “La Tecla”, ma anche il resto m’è parso carino, una volta tanto davvero tutto acustico (anche Stefano non ha portato alcuna chitarra elettrica). Grazie a Luca, al Comune di Terno, alle belle lavoratrici del comune (Assessore e Bibliotecaria) e agli Alpini che ci hanno ospitato nella loro sede. Nei saluti finali ho scordato gli Jagger e Nicola e Fabrizio del service: chiedo venia.
13/07/2015 CENE - WEEKEND COUNTRY (Centro Sportivo) h. 21.15 Bepi & The Prismas
Oh là! La ga ülìa öna data ‘n sistema (senza nulla togliere alle altre, ma pota…a Scé an sè turnàcc a fa söl serio finalmente)! L’inesauribile Simone della Assembling Division ha tirato in piedi davvero un bel palcone dentro un bel festone tutto country. E che impiantone! Suonare così significa poter contare su ben altre dinamiche: si va in scioltezza dal pianissimo al fortissimo. Si può mormorare su “Om sènsa piö i ale” e si può sparar dentro a manetta su “Moto Gussi R&R”. Sarà che certe cose sono sempre più rare, ma quando i ta capita ta s’gi göstet amò a de piö! La gente, per essere un lunedì, era davvero tanta e la cosa che più m’ha fatto piacere sono stati i complimenti, dopo il concerto, di chi non ci conosceva o aveva di noi un’idea distorta. In effetti la scaletta è stato un bel mix di emozioni “old style” (persino “A me ol latino al ma fa ön efèt” ma tiràt fò dal cilindro) e di cosette recenti. Del resto la “carriera” beposa e la discografia i taca a ìs longhe: s’pöl dal bù catà fò de töt. Bello, dai. Ci siamo divertiti tutti, almeno così mi pare. La serata poi era climaticamente perfetta: credo che gli organizzatori se lo meritassero dopo le difficoltà di qualche mese fa. Grazie a Simone, Astrid, Giulia e a töcc chi ch’i sé dàcc de fa.
11/07/2015 OLTRE IL COLLE - CENTRO SPORTIVO (25° ANNIVERSARIO UNIONE SPORTIVA) h. 21.00 Il Bepi e Al-ber-to!
Il concertino (non certo come durata vista ca l’è düràt du ure e mèsa) di Oltre il Colle aveva tutte le caratteristiche della cosa piccolina, nel bene e nel male. In questi casi dipende tantissimo da che atmosfera si crea, perché a livello scenico, pota, l’è mia ca to pö püntà sö chisà che: palco ólt dès ghèi, luci al minimissimo (2,5 Kw a disposissiù), scenografia nulla. In compenso eravamo girati verso il bel panorama della cima del Menna e verso Zorzone e soprattutto verso un discreto numero di persone, una volta tanto molto assortite perché agli immancabili bepifans si aggiungevano sia gli oltreilcollesi (s’digherài issé?) che i villeggianti. E’ sempre bello vedere la meraviglia sul volto di chi ci vede ed ascolta la prima volta! Anche Al-ber-to!, come al solito, al ga metìt dol sò, non solo suonando molto bene, ma tenendo banco alla grande anche durante le numerose digressioni parlate, a volte davvero al limite del non-sense. Ho rivisto volentieri il Sergio Fezzoli che è venuto di nuovo sul palco a leggere la sua poesia a me dedicata, ma anche l’uomo-bandiera (qualcuno lo ricorderà al Capanna 2000 qualche anno fa, a torso nudo, a 6 gradi, fare lo striscione umano). In feste come questa risulta impossibile scendere troppo in profondità: gli elementi di disturbo sono tanti e sempre in agguato (dai s-cètì chi zöga ai ciòch ch’i fa casòt), ma, se si rimane sul semi-faceto, gh’è mèso de diertìs dai! Grazie a tutta la Festa della Sportiva (polenta e formài ala griglia da urlo), alla Assembling Division di Cene (service) e a töcc chi ch’i sè fàcc i 458 tornàncc per rià fina lé.
19/06/2015 ZOGNO - FESTA LEGA NORD (il Bepi + Bobo A4 + Al-ber-to!) h. 21.00
Serata positiva quella alla Festa della Lega di Zogno. Certo, se ripensiamo a quel che anni fa era la stessa festa (e a quel che anni fa eravamo noi) un po' di malinconia viene, ma sa l'è éra, come i ma disìa pò a gér sira, che bisogna tegnì dür...pota, an sa cunteterà! La location era quantomeno suggestiva (vecchio deposito dell'Acqua Bracca): palchetto molto minimal con lamiera argentata dietro e impianto audio/luci del sottoscritto (e go de dì che 'l sò doér a 'llo fa sèmper ala granda). Io, Bobo A4 e Al-ber-to! abbiamo suonato bene, devo dire. La posizione seduta avvantaggia, anche se forse non dà un gran senso di dinamismo. Come sempre ho alternato cose facete ad altre più serie, giusto per dare anche a chi non mi conosceva bene un'immagine credibile del Bepi attuale. Hanno trovato posto in scaletta brani come "Ol süpermercàt" o "Ol mür dol cavalcavia" che non è che si sentano poi così spesso, ma non sono mancate neppure le parentesi abbastanza surreali che caratterizzano spesso i nostri spettacoli. Molto gradita è stata la presenza sul palco del sempre atleticissimo e presentissimo Marcello Ginami (fisioterapista/massaggiatore dell'Atalanta) che, imbracciata la chitarra, ha sfoderato un'ottima ed inaspettata versione di "Local Radio". Ala fì ma sunàt du ure e mèsa (sono i nostri standard comunque: siete abituati a queste maratone e a volte fa davvero specie sentire qualcuno alla fine gridare: "Biiiis!!":-)). L'unico vero neo è stato forse il freddo, visto che c'era sì il tetto sulla testa, ma di fatto si era totalmente all'aperto e col Brembo che scorreva a pochi metri. A dir la verità ha sofferto il pubblico più che noi. I mé fari alogeni, infatti, i cicerà anche l'ira di Dio de corènte, ma in situazioni del genere sono delle utilissime stufe: söl palco mi stàa benone! Grazie mille a Gianpaolo Pesenti, al Sindaco di Zogno Giuliano Ghisalberti e a tutto lo staff della Festa (maiàt istrabé).
12/06/2015 SCANZOROSCIATE - AGRITURISMO CELINATE (Bepi & The Prismas - Cena/Concerto a 30,00 € - Prenotazioni: 035/4599390 e 035/4599829) h. 20.00
Tècc söl có, tècc söl có, tècc söl có! Senza quello non si va più da nessuna parte oramai. All’Agriturismo Celinate di Scanzorosciate, col senno di poi, c’è andata bene. Sì, perché anche se hanno spaccato le balle tutto il giorno, quelle quattro gocce sono sempre state quattro. Fosse venuto su qualcosa di appena più cattivello an fàa öna bröta fì nóter, i nòs-cc teli de quàter palanche, i nòste atresadüre e i nòs-cc istrümèncc. Che pena infinita, mur di Dio, a sunà a chèla fòsa ché! Una bella occasione sprecata. L’è ‘ndàcia bé giösto 5 cansù ‘n prensépe (era presente il Sindaco di Scanzo, peraltro: si sa mai che ci volesse alla Festa de Moscato) poi…poi basta. Poi abbiamo dovuto fermarci, tanta gente se n’è andata e, stacca di lena di qua, riattacca ala svelta di lì, la risposta della strumentazione non era più quella di prima. Bale sotatèra. Só riàt in fónt mia a fadìga; de piö. Una continua battaglia, dalle 16 in poi, che, a prescindere da come poi sia andata, altro non fa se non alimentare preesistenti e sempre più condizionanti frustrazioni, decisamente più mie che della band. Ad ogni modo grazie ad Andrea Ravasio che ha brillantemente dato il suo contributo chitarristico, ai proprietari dell’Agriturismo Celinate (a mé la séna la mè piasìda), al loro staff, tutto molto molto gentile, e a tutti quelli che non hanno mollato. Ha mollinato qualcuno nel pubblico, sul finale di serata, ma dalle prime news che ho pare sia di nuovo in sella.
07/06/2015 CIVIDINO - FESTA DELL'ORATORIO il Bepi e Al-ber-to! h. 21.30
Fa cusè? O la ta la töet sö dala buna banda o l’è pègio! A Cividino il tempo ci ha letteralmente preso per i fondelli, costringendoci a lavorare il pomeriggio in una vera e propria sauna accesa, illudendoci fino alle 21.15 che avrebbe retto e mandandoci le prime gocce d’acqua quando già eravamo pronti a salire sul palco. Messi in sicurezza gli strumenti e attesi quei dieci minuti di rito s’è deciso di spostare il tutto all’interno del teatrino (e meno mal c’al gh’ìa). A quel punto, però, ha di nuovo smesso di piovere e gli organizzatori, che tanto s’erano sbattuti per il cortile di fuori, i sìa piö sè fa! Per fürtüna i ma dàcc de trà: “Qui dentro siamo sicuri che suoneremo – ho detto – fuori potremmo andare avanti tutta sera a farci prendere in giro!”. Oter che tö ‘n giro! I è riàcc sö dés stretép de fila! Dentro c’erano 48 gradi, ma almeno mé e Al-ber-to! ma püdìt sunà. Certo, c’è stato bisogno di spostare le casse, ricablare tutto eccetera, però, dai, ala fì ma la purtàda a cà ‘n quach manére. Ovvio che è lecito chiedere di meglio alla fortuna (soprattutto gli Jagger ch’i sè sdernàcc a cargà e descargà tötùra), ma sènsa ‘l teatrì la serès istacia öna disfatta totale! Ma sunàt fina ala mezza pasàda, tra noie tecniche che parevano impossibili da risolvere (tipo il larsen legato alla mia chitarra o la mia voce che andava e veniva), ma delle quali (forse) il pubblico s’è accorto poco. Mèi ‘ssé! Ottimo, devo dire, Al-ber-to! anche come accompagnatore del sottoscritto nelle “solite” peregrinazioni tra un brano e l’altro. Grazie a Fabio e a tutto lo staff dell’Oratorio di Cividino, dal service alle cucine: davvero efficienti e gentilissimi.
05/06/2015 CAPRIATE S.GERVASIO - INSIEME IN FESTA (Oratorio S.Gervasio - Il Bepi e l'Animale da cortile) h. 21.00
Tutto sommato buona la serata di Capriate in duo con l'Animale da cortile. I miei timori che l'area fosse eccessivamente grande, però, erano fondati. Intùren ai scagne de chi ch'i ardáa ol concèrt, infatti, gh'era ü casòt ca l'ìa asé mès: boce che giocavano, gente che andava a veniva, ragazzi che pallavolavano...piö 'l tendù con sota chi ch'i mangiáa! Insomma, non propriamente il contesto ideale per un brano come "Om sensa piö i ale"! Come al solito l'ho buttata un po' più sul discorsivo e la gente ha dimostrato di gradire abbastanza. Comunque devo dire che abbiamo suonato bene io e Stefano; pochi lo avranno notato, ma il suono della mia chitarra era molto più morbido del solito avendo rinunciato al plettro in favore delle dita. Ma sunát amò, dopo 'n pó, "Johnny the sheriff" oltre ad una versione di "In-volontare" che era una sorta di via di mezzo tra quella delle Erbe Blö e quella dei Prismas. Grazie alla Silvia, a tutto lo staff dell'oratorio di San Gervasio e a chi ha messo giù il service (ol fonico al la facc l'Animale söl palco).
29/05/2015 BARZANA - CENTRO SPORTIVO (Festa della Protezione Civile) Bepi Trio con l'Animale da cortile e Bobo A4
Sigür sigür só mia, ma erano un po’ di anni che non si faceva una data fuori di melone come quella di Barzana! A parte la durata (dai 21.25 a mesanòcc pasàda) gh’è stàcc dét dal bù de töt e de ògne! In primis l’escursione termica: dal caldo estivo del pomeriggio al fresco strafresco della sera, al punto che io credo che anche i nostri strumenti (“musicali” dighe) ne abbiano risentito. Ci sono state almeno tre canzoni da mal de pansa del bù, a sircà de tegnì ‘ncordàde chi chitàre (eravamo io, l’Animale e Bobo). In un paio io ho addirittura rinunciato a suonare perché mi sembrava di contribuire al vostro bruciore di stomaco! Verso la fine, poi, anche la percezione del suono sul palco era diventata decisamente sgradevole, soprattutto la mia chitarra che pareva essere fatta di paglia secca. Eppure da giù in parecchi hanno detto che si sentiva tutto strabene. Pensa tè di olte come i cambia i laùr! Va beh, comunque la Audioeluci ha lavorato bene, come al solito. Mi sono dimenticato di ringraziarli alla fine e chiedo loro umilmente scusa perché spesso lavorano davvero un sacco di ore, per pochi soldi e in condizioni non particolarmente facili (iér i ga dàcc adiritüra la corènte a du e ìnte!). La festa l’ìa bèla e la piassa nöa (uno spazio interno al centro sportivo) anche. Grassie al Mario Visconti non solo per aver montato il palco, ma anche per averci messo il fondale suo personale alle spalle (quello che mi raffigura neh, mia la pubblicità dèla sò impresa edile!). Só sigür che ‘n sè riàcc a Barsana soprattutto grassie alla sua determinazione! Grassie pò a sò neùt (ci ha seguito come un’ombra dal pomeriggio fino a notte fonda) e al Sìndech Merati, anche per le belle parole spese per me all’inizio del concerto. Lo spettacolo è stato a dir poco folle. Come già scritto noi sul palco non è che fossimo proprio a super nostro agio e alura lo bötàda piö söl discorsivo e, sapete com’è, una balla tira l’altra, son saltate fuori delle cose davvero spassose, quasi più da schitarrata coi soci che non da concerto vero e proprio. Ma só diertìt dai e la gente pure, almeno così parrebbe leggendo e ascoltando i vostri commenti a caldo. Da segnalare l’esecuzione, non troppo frequente, di pezzi come “Ol mür dol cavalcavia”, “Babe” e “Capiit?!”. Speriamo che adesso arrivi l’estate anche dopo il tramonto però: ieri un po’ di ragazzette minigonnate hanno avuto bisogno di 5 minuti di microonde a spettacolo terminato!
22/05/2015 ROGNO - FESTA DELLA BIRRA (Bepi & The Prismas col Guidone sostituito da Gregory Gritti) h. 21.00
Ma sé, dai, mia mal la data de Rògn! Tornavamo dopo ben 8 anni nel paesello camuno e spero che la nostra performance abbia ripagato della lunga attesa. La curiosità maggiore riguardava l’inedita formazione dei Prismas, non solo con Al-ber-to! alle tastiere, ma anche con Gregory Gritti alla batteria. Grande energia e grande intesa, in virtù anche delle prove fatte nelle scorse settimane, e ala fì du ure e mèsa de spetàcol senza risparmio alcuno da parte di tutti. Dopo non so quanto tempo ho riesumato “People have the power” (dall’album “5ar!”), l’ünica cansù dol Bepi che la nümìna Rògn, ma anche “Ol medley de l’estàt” (beneaugurante per la stagione) non è certo uno dei pezzi eseguiti più spesso. La temperadüra l’ìa fresca, ma ‘l tendù al riparàa abastànsa. Il resto del tepore lo faceva l’ “effetto gregge” della gente pigiata. Pareri molto discordanti sull’acustica: probabilmente dipendeva anche da dove ci si trovava. Teniamo sempre presente che un tendone abbastanza basso, con delle parti in muratura (il retro del palco) e con diverse pareti laterali chiuse è sicuramente una delle situazioni peggiori da gestire per un service audio. Per conto mio la Media Factory di Esine ha lavorato bene, dopo, pòta, l’è mia come sunà in d’ü camp dol balù sènsa ‘l tècc, ovvio! Grazie a loro, a tutta l’organizzazione della Festa del Rugby Vallecamonica, che ci ha dato l’opportunità di fare questa bella uscita “rock”, a Ivana e Diego Jagger (buon compleanno!!) e a Gregory Gritti che s’è sbattuto ad impararsi anche i nostri pezzi, nonostante abbia una marea di date da fare con le Veline Grasse.
30/04/2015 SERINA - CINETEATRO IL PORTICO (Serata sul lupo) il Bepi e Alberto Sonzogni h. 21.00
Serata molto carina quella al Cineteatro "Al Portico" de Serina (davvero stracolmo). Al centro di tutto la figura del lupo che è tornata a farsi vedere sulle nostre Alpi. L’ex campione olimpico Fulvio Valbusa (Guardia Forestale) ha mostrato un video spiegando un po’ di cose che non molti conoscevano su quest’animale. Il resto del tempo è stato occupato da canti dei ragazzi delle scuole di Serina (diretti dalla Prof. Myriam Pesenti) e da balli di altri giovani dell’Istituto Turoldo di Zogno. Mé e Al-ber-to an sè riàcc ala fì e ma fàcc impó de di cansù ‘nsèma a lur (“I du camios”, “Bremban Valley”, “Remigio”, “Erba e néf”, “Turne dala mé zènt”, “Strade ‘lla basa” e “Kentucky”) e “Baite de Paré” de per nóter. Molto divertente la parentesi dell’ex concorrente del Bepi Quiss Sergio Fezzoli (di Oltre il Colle) che è salito sul palco per recitare due poesie: una per me e una per il Valbusa. Grazie mille a Marco Bonaldi, Myriam Pesenti, i ragazzi tutti, il fonico di sala Sergio e i coniugi Jagger (Diego al gh’è riàt a stà mal in màchina anche se ‘l guidàa lü!)
26/04/2015 COLZATE - CANILE (Via Bonfanti 110 - Presentazione CD "Poldo") h. 15.15 Bepi & The Prismas + Alberto Sonzogni
Sì, siamo soddisfatti del concerto al Canile di Colzate. Almeno a caldo questa è l'impressione, sia mia che dell'inesauribile Rina Abbadini (mé so mia che pile che la ga chèla fonna lé!). Gente ce n'era: non una sconfinata marea, ma comunque tanta, ma ciò che più conta è che siamo riusciti a suonare quello che volevamo e dove volevamo. Il tempo ha retto, quel che bastava per farci terminare la nostra performance. La tacàt a piöf quando c'an sìa dré a sunà 'l bis de "Poldo". Ci davano per annegati quelli del meteo; an sè mia negàcc invece! E' stato molto bello vedere tutto quell'andirivieni al canile, con gli ospiti quadrupedi divisi con delle bandane in "rossi" (della struttura) e "azzurri" (di privati), tutti molto eccitati da questa strana giornata. Molto spaesato il povero Poldo, protagonista a sua insaputa di questa improvvisa celebrità, che è salito sul palco tutto intimidito a prendersi il suo applauso. Ma sì, dai: s'è virtualmente immolato per il Canile! An sè cuntécc perchè 'l pòst l'ìa bèl, nóter ma sunàt bé e, soprattutto, tutti voi siete stati molto generosi. Tance i a cumpràt brache de CD, tance i a lagàt lé di superofferte: i conti li faremo a operazione conclusa, ma siamo partiti bene. Grazie anche a tutti quelli che hanno portato le torte: ga n'ìa zo dal bù öna caterva! Se "Poldo" la v'è piasìda m'al digherì pò! La scultura intitolata "Poldo",dell'artista Marco Fioretti, verrà messa all'asta on line prossimamente (adès an vèt indóe, ma mé crède sö la pagina Facebook del Canil de Colgiàt). Consentitemi di fare un po' di ringraziamenti, adesso, perchè in questo caso sono davvero d'obbligo: ala mitica Rina, ovviamente, in primis, e poi ai Prismas, ad Alberto Sonzogni e a Dino Di Giacomo (sé, al ghìa a lü) per avermi supportato in questa mia idea benefica, ai volontari del Canile che si sono sbattuti davvero per giorni, sgobbando per ore e ore, al Comune di Piario che ha concesso gratuitamente il palco, a Mario Visini per il camion, a Valerio Rinaldi per i teli, a Dolci per il fondale "vintage", ai coniugi Jagger che i à saltàt come di macc (e gratis) ala bancarèla, ai bepifans che li hanno aiutati a caricare il furgone sotto l'acqua, ai cagnozzi per aver sopportato il nostro chiasso e a tutti, tutti, tutti quelli che i à dicc: "Frega negót s'al piöf: mé 'ndó fò!".
17/04/2015 MORNICO AL SERIO - TIGIO
Bela seràda chèla al Tigio de Mürnìch, anche se molte delle mie perplessità su queste soluzioni restano lì tale e quali. Iniziamo col dire che Alberto Sonzogni si trova sempre meglio nella sua parte di pianista accompagnatore e, anche in duo, rivela poca timidezza al microfono e soprattutto un’ottima preparazione dei brani. Lo sapete che io, per la band, preferisco il piglio rock delle due chitarre, ma certe cose indubbiamente col pianoforte hanno un altro sapore. Dal punto di vista musicale quindi 2 orette ottimamente suonate e sicuramente buone anche dal punto di vista dell’acustica (nonostante la sala fosse priva di elementi fonoassorbenti e rimbombasse un pelino: c’era un Sol che innescava spesso un rumore un po’ disturbante). Meno soddisfatto, invece, dal punto di vista dell’”ambiente”. Pota, lo so che in un ristorante non posso pretendere il silenzio di un auditorium, ma a me cantare e soprattutto fare discorsi sul brusio (molto più di un brusio) mi scazza. Sonzogni mi diceva: “Beh, ma io l’ho fatto anche in situazioni molto, ma molto peggiori”. Certo, io pure, ma ghìe ön’otra età! Adesso non lo tollero più. Me la tiro? Forse. O forse so üsàt tròp bé. Fatto sta che io non faccio accompagnamento da pianobar e nemmeno mi piace sostituire la radio. I momenti in cui io alzo la voce perché mi pare che non mi sentano, le prime file mi guardano aggrottando le sopracciglia come per mostrare evidente la stizza dovuta alla fatica di seguire il mio discorso in mezzo al casotto e la gente in giro per la sala che parlotta sbattendosene le palle (alcuni addirittura si chiamano da un estremo della stanza all’altro) mi fanno decisamente passare la poesia. Chi non è lì per me ga rìe mia a capì perché ‘l sa tira mia fò di tóle e chi è lì per me ga rìe mia a capì cosa ‘l ga pias del Bepi, visto che ‘llo sculta gnàch…ol capèl? La camìsa? Quella era straciomba: abbiamo suonato con le mie luci da 8 milioni di watt a un metro. Temperatura sul palco: 56 gradi. Comunque la serata m’è piaciuta. Da quando, dopo “Babe”, ho fatto presente il problema del brusio, le cose sono migliorate. Comunque non sono eventi che giovano al mio ottimismo: la formula “prendere o lasciare”, conoscendomi, con mé la dürerà póch. Concerti come si deve non li organizza più nessuno o quasi e gli altri hanno quasi più contro che pro. Grazie mille al Camillo e a tutto il suo staff!
27/03/2015 PARATICO - RISTORANTE STAZIONE (il Bepi + L'Animale da cortile) cena con concertello e quiss beposo come i agn pasàcc! Prenotazioni: 035/910230
Serata un po’ faticosa quella di Paratico, anche se venuta bene. Probabilmente giocava a mio sfavore il fatto di non essere in formissima (go la tós e ‘l canèl isgiùf), ma anche la formula “concerto abbinato alla cena” è stata impegnativa, perché, iniziando alle nove quasi, pota…o ci si metteva a suonare qualcosa anche tra una portata e l’altra se no an fàa giösto ‘n tép a fa “Strade ‘lla Basa” e “Kentucky” ala fì! Così è stato, infatti, traghettando in duo (mé e l’Animale da cortile) i commensali fino all’atteso quiz beposo: 20 domande impestatissime che hanno visto trionfare la “solita” squadra dei Colti che si sono accaparrati, tra gli altri premi, la camicia bordeaux che indossavo (e non è dato sapersi chi di loro l’ha tenuta e perché). La serata è stata indubbiamente piacevole, anche se il clima di certi eventi non è mai molto duttile: mè sta sö alégher e basta, anche perché il brusio costante non consente alcun cappello introduttivo un minimo sfumato. Se non si voglion fare le ore piccole, poi, è praticamente impossibile attendere la fine della cena per tecà a sunà: mè fal prima, ma ‘ntàt che la zét la maia l’è mia ol top cantàga ‘n di urège, visto che il Bepi tutto può essere fuorchè un “accompagnamento di sottofondo”. Grazie mille a tutto il personale del Ristorante Stazione, alla Silvia Sàrnek, sempre disponibilissima, e ovviamente a tutti quelli che sono venuti: st’an an sìa dal bù ‘n tance!
20/03/2015 GAZZANIGA - INAUGURAZIONE NUOVA PIAZZA (centro storico) Bepi & The Prismas h. 21.00
Fa sempre un certo effetto tornare a un concerto “vero” dopo mesi! A Gazzaniga non si respirava aria d’estate, la temperatura era decisamente fresca (s’ga stàa dét, ma mia de piö, èco), eppure lo show e il contesto parevano emanare comunque un certo calore. La nuova piazza S.Ippolito è decisamente carina e va premiato, come ho detto sul palco, lo sforzo di quelle amministrazioni che cercano di riportare i nostri paesi al “bello” e non solo al “funzionale”. L’inaugurazione con Bepi & The Prismas per noi è stato motivo d’orgoglio, come credo per Anselmo ol Barbér che s’è sbattuto in tutti i modi per averci lì. Grazie infinite quindi a tutti gli sponsor che, pur in una stagione atipica, hanno permesso lo svolgimento di questo spettacolo. All’inizio la zét (tanta) la ‘sè tüìda gió abastànsa perché ‘n sè partìcc con “Al concerto de Vasco” con nientepopodimeno che Dario Capelli (cantante della Vascombriccola) alla voce. Lü l’ìa dré al palco e tance i a pensàt che ‘l ghìes lé ol Vasco vero! Vedrò di tornargli presto il favore nella sua S.Pellegrino! Bravo anche Sonzogni, ormai detto Al-ber-to! (citassiù da “Paìs in festa”),sempre più a suo agio coi Prismas, ma direi bravi tutti: pochi errori e ottima esecuzione anche di brani un po’ più ostici come “Baite de Paré”, "Viva l'Italia" o “Prismas” (m’ha fatto piacere rivedere il Santino-Barià söi spale dol Virgi). Brava anche la Evoluzione Sonora, service di Coccaglio: non era una location facilissima da gestire, così chiusa in mezzo gli edifici, ma töcc i a dìcc che ‘s sentìa benone. Capisco il disagio di chi era nelle case lì intorno e, pota, ‘mpó i lastre i ga sarà tremàde. Spero non ci siano strascichi troppo antipatici in ‘sti giorni: la piassa i la inaügüra doma öna olta dai!
07/03/2015 DALMINE - PAPRIKA (il Bepi con l'Animale da cortile e Bobo A4) h. 21.30
Bèl! Ma só diertìt al Paprika! Sarà il locale, così raccolto, che sa un po’ di club, sarà che sul palco mi sento bene e la cosa non può che farmi rilassare…fatto sta che i vé sèmper fò di bèi concèrcc! Merito anche del fonico Giovanni, ovvio. Sul palco eravamo tre volponi old style perché il trio Bepi/Animale/Bobo A4 non è tra quelli che si vedono sempre, ma sono pur sempre due Prismas che suonano con me da 6 anni e si vede! L’è ön attimo perdìssa vià a fa di ciciaràde ala mé manéra e il risultato sono sempre delle vere e proprie catene di gag divertenti. Molto fa anche la microfonazione di Bobo che, se ne ha l’opportunità, non perde nemmeno lui l’occasione per sparare la sua dose di sbambossàde. La musica, ovviamente, non era in secondo piano: credo di poter dire che abbiamo cantato/suonato bene. La cosa più particolare credo sia stata la versione acustica de “La barista”, pezzo che di suo parrebbe prestarsi poco ad un simile arrangiamento. Rispolverata anche la versione mariachi di “Oia ‘ffa nént”. Il filo conduttore era la Festa della Donna. Non so, sinceramente, quanto l’abbia onorata, ma di certo di donne s’è parlato, almeno di quelle che si trovano nelle mie canzoni, nel bene e nel male. Possiamo parlare di concept-concert, dai! Molto “ala Bepi”, chiaro! Il pubblico era folto, caldo e partecipe (anche se öna pignata de fasöi borlòcc la fa meno casòt), a tratti addirittura persino iterattivo. ‘Sa ülìf de piö? Grazie a tutto lo staff del Paprika, sperando di ritrovarsi anche l’anno prossimo.
01/03/2015 PREZZATE DI MAPELLO - RISTORANTE I PINI (X BEPIMAIADA) h. 12.00
Giornatina lunga ed estenuante quella della X Bepimaiàda, ma digherès che ala fì l’è ‘ndàcia benone. Per i miei gusti pranzo un po’ troppo lungo e con troppo da mangiare, ma, come dice il saggio, “mèi tròp de tròp póch” . Püdì mia dì de ìs leàcc sö co’ la fam! Il ristorante “I Pini” di Prezzate di Mapello ci ha trattato benissimo. Tra öna pausa e chèl’otra nóter an ga ‘nfilàt i nòst züghì (grazie davvero millissime al sempre bravo e disponibile presentatore Davide Cortinovis) tra cui la votazione della maglia BFC 2015. Per pochi voti, ma la enzìt la nömer 6, chèla dol Marco Lazzarini, scatàda a Lai ol 10 de setèmber. Il mio discorso è stato particolarmente breve: del resto eravamo già in ritardo e grandi novità di cui parlare ai fans (che sanno già tutto) non ne avevo. Spero di non aver nascosto la mia grande soddisfazione nel vedere ancora una volta il ristorante della Bepimaiàda pieno di fans iscritti e determinati. Parentesi a parte per la gara vocale al piano di sopra: bravi tutti i partecipanti! Così come lo scorso anno i verdetti miei e dei Prismas sarebbero stati diversi da quelli della Giuria, ma va bene così: il messaggio che deve passare è che si è lì per divertirsi. Personalmente i du grignàde piö de göst mi a face fa ol Corrado, massacrando letteralmente la povera “I du camios”, ma con uno stile di classe che solo lui poteva avere. Primo premio al trio “tirolese” Anselmo/Silvia/Diego (inguardabile vestito da Heidi) con “Brenner Autobahn”, secondo a Coki con “Up & Down” e terzo, a pari merito, Angel (“Falco Saoldèl”) e Davide (“Bigio BG”). Argü al ga amò de ‘mparà che quando i canta chi oter mè mia fa casòt, ma evidentemente il messaggio proprio non gli arriva. So riàt a cà còcc, però ma só diertìt. Spére anche oter. Un grande grazie al ristorante “I Pini” per averci messo a disposizione la sala di sopra per la nostra festa privata, al Direttivo del Bepi Fans Club (Diego, Giuliano, Davide, Silvia e Corrado) per lo sbattimento e per il regalo (200,00 euro de spendì da Ghisleri Strumenti Musicali), ad Alberto Sonzogni che ci ha dato una grossa mano, ai cantanti e a tutti quelli che hanno voluto essere dei nostri.
20/02/2015 ALBINO - BIBLIOTECA (Conferenza Stampa Tira Fuori la Lingua - Concerto del Bepi in duo con Alberto Sonzogni) h. 17.00
Bel pomeriggio quello alla Biblioteca di Albino con Alberto Sonzogni. Si presentava il concorso “Tira fuori la lingua”, ma la conferenza stampa non è stata affatto barbosa. Ovvio, l’è mia ü concerto ‘ndo ta sàltet, ta bàlet e ta spàret scemàde, però, pur senza perdere di vista il significato dell’incontro, mi pare si sia comunque riusciti a far passare il messaggio in scioltezza e relativa leggerezza. Fàe du parole e cantàe ü pér de cansù poi, ogni tanto, cedevo il microfono a chi sottolineava le peculiarità del concorso dal punto di vista del suo ruolo in esso: Giancarlo Domenghini della Cooperativa Inteculturando ed Emanuela Testa, Assessore alla cultura del Comune di Albino. Alberto l’è stàcc pròpe brao perché ‘n chi dé ché al sè ‘mparàt öna caterva de cansù epür ad Albì la sbagliàt quase negót! Anzi, direi che ha saputo entrare bene anche nel mood delle canzoni, non solo nelle partiture. Anche io ero in forma, vocalmente parlando, forse perché l’ìa ‘mpó che cantàe mia e ma sentìe la ùs giösta, èco! Ma sunàt pò a di cansù piö rare, come “Ol süpermercàt”, “Prismas” o “E cante chi”. Sempre curioso e caloroso l’apporto dei bepifans. Al sömèa ch’i ga tègne dal bù a faga èt a chi óter che mónt al gira ‘ntùren al Bepi! Grazie di cuore a tutti. Estendo i ringraziamenti anche a Nives Colombi dela Biblioteca (che go fàcc ispostà du olte ol taulù de 15 quintài) e a Ridha Ibrahim, costanti collaboratori del progetto.
02/01/2015 MONTECAMPIONE - CINEMA (Ospitata del Bepi all'interno del concerto di Capodanno della Banda di Artogne (21.15)
Sempre piacevoli queste serate con la Banda di Artogne, diretta dal M° Guido Poni. Mi consentono di esibirmi di fronte a un pubblico spesso molto diverso dal mio solito: gente che mi conosce solo per sentito dire o non mi conosce affatto, ma non per questo è potenzialmente meno incuriosita. Anzi, in certi casi l’effetto sorpresa è davvero l’asso nella manica! Se poi le scelte di Guido spaziano dall’estrema leggerezza di “Che figo quello lì” all’estrema drammaticità di “Gleno” in pochi minuti il ventaglio del Bepi si apre pressoché completamente. Certo i pezzi sono eseguiti dalla banda e non dai Prismas e quindi per forza di cose appaiono un po’ diversi dagli originali. Ma per uno che non li conosce cambia ben poco, anzi, in casi come ieri, col volume sul palco decisamente contenuto, emergono in maniera chiara certi testi (e con essi i concetti che stanno dietro). Anche i fans “habitué” , però, hanno modo di divertirsi, potendo apprezzare il risultato del riarrangiamento dei brani da parte del buon Poni e con esso gli sforzi di tutti quanti per cercare di farli comunque rendere al massimo. L’unico piccolo inconveniente è stato la totale mancanza di casse-spia (quelle che servono a chi sta sul palco), per cui in certi momenti è stato un po’ difficile per me e per i suonatori sentire la mia voce, ma, ripeto, con un volume così contenuto, “s’ga stàa dét istès”. Montecampione e il Cinema La Piazzetta erano davvero pieni di turisti il che ha consentito di avere davanti un pubblico davvero interprovinciale con il quale è stato piacevole interloquire anche a esibizione terminata. Grazie a Guido Poni, a Marianna, a Sabrina (Direttrice della mini-banda che s’è gentilmente prestata a farmi da vittima sacrificale sul bis di “Che figo quello lì”) e a tutti i bepifans super-aficionados che, oltre a farsi tutta la lunga, irta e tortuosa strada, hanno aiutato gli Jagger a fare i portatori-sherpa, consentendo di allestire la “bancarèla” in un punto assolutamente irraggiungibile per qualsiasi mezzo munito di ruote (trial esclusi, ma ga la ède mia la bancarèla a “‘ndà ‘n giro col trial” :-)).

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